«Grazie a Dio, alle Forze armate ucraine e al nostro popolo, abbiamo difeso la maggior parte del nostro Paese». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso diffuso nelle scorse ore via Telegram in cui ha definito i «50 giorni della nostra difesa» dall'invasione russa, dal «brutale assalto», come un «successo» e in cui ha ringraziato tutti coloro che sostengono l'Ucraina. «Un successo di milioni di ucraini», ha incalzato Zelensky ricordando il primo giorno dell'invasione. «Per usare un eufemismo, nessuno era sicuro avremmo resistito», ha detto, aggiungendo che in "molti" gli avevano consigliato di lasciare il Paese. «Hanno suggerito di arrendersi di fatto alla tirannia», ha detto ancora, sottolineando che non conoscevano gli ucraini e quanto apprezzino la libertà di «vivere come vogliamo». Zelensky ha detto di aver visto in questi 50 giorni in «modo differente» molti leader e di aver "visto" alcuni «politici comportarsi come se non avessero potere». La Russia, ha avvertito, «sarà responsabile per tutto quello che ha fatto in Ucraina».

Guerra in Ucraina, uccisi 199 bambini da febbraio ad oggi

Sale ad almeno 198 il numero dei bambini rimasti uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione della Russia. Almeno 355 i minori feriti. E' The Kyiv Independent a riportare il nuovo bilancio dell'ufficio del procuratore generale ucraino. Il bollettino di ieri parlava di 197 bambini rimasti uccisi e 351 feriti dal 24 febbraio. Sempre ieri il bilancio registrato dall'Ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani segnalava almeno 1.964 civili morti dall'inizio della guerra, compresi 72 bambini, 34 ragazze e 55 ragazzi.