«Vediamo che nel terzo mese di guerra su vasta scala, la Russia sta cercando di trovare la sua "arma meravigliosa": tutto questo mostra chiaramente il completo fallimento dell'invasione». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso notturno nel quale ha commentato l'utilizzo di armi laser in Ucraina, confermato dalle autorità russe. Mosca ha «paura di ammettere che sono stati commessi errori catastrofici ai più alti livelli militari e politici», ha proseguito Zelensky. Nei giorni scorsi il vice primo ministro russo, Yury Borisov, ha confermato che «i primi prototipi» di armi laser, che causano «la distruzione fisica del bersaglio», sono già «utilizzati» in Ucraina. L'arma si chiama Zadira.

Svezia e Finlandia nella Nato, la posizione della Russia

La reazione della Russia all'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarà commisurata alla presenza militare dell'Alleanza nei territori di questi due Paesi, ma in ogni caso la sicurezza della Federazione Russa sarà «assicurata». Lo ha affermato Valentina Matvienko, presidente del consiglio della Federazione Russa, la Camera Alta del Parlamento, in un'intervista al quotidiano Izvestia. «In termini militari la reazione della Russia sarà proporzionata e adeguata alla presenza della Nato nei territori di questi due Stati, a che tipo di armi verranno schierate. Ma posso garantire che la sicurezza della Russia sarà sicuramente assicurata», ha dichiarato.

Guerra in Ucraina, continuano i combattenti nell'acciaieria di Mariupol

Nessun comandante è per ora uscito dall'acciaieria Azovstal a Mariupol. E' quanto afferma Denis Pushilin, leader dell'autoproclamata repubblica di Donetsk (Dpr), citato dalla Cnn. «Al momento, non ci sono alti comandanti, non sono usciti», ha dichiarato. Su Twitter Bohdan Krotevych, capo dello stato maggiore del battaglione Azov, ha pubblicato una foto che lo ritrae all'interno dello stabilimento. Il messaggio recita: «Azovstal, 18 maggio 2022. La lotta continua». Lo riporta l'Adnkronos. Secondo le autorità russe e della Dpr, sono circa 960 i difensori di Mariupol che hanno lasciato l'acciaieria. I feriti sarebbero stati ricoverati, mentre altri sarebbero stati portati in un centro di detenzione a Olenivka, nel territorio della Dpr. Secondo il ministero della Difesa di Mosca sono 959 i militari ucraini del Battaglione Azov che si sono arresi da lunedì alle forze russe. Solo nelle ultime 24 ore si sono arresi 694 militari che erano asserragliati nelle acciaierie Azovstal di Mariupol. Inoltre, precisa il ministero russo, sul totale dei militari arresi 80 sono quelli feriti, 51 dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Mosca rivendica inoltre di aver ucciso 270 combattenti ucraini e «54 unità di equipaggiamento militare sono state disabilitate» durante la notte. Le forze russe sostengono anche di aver abbattuto due aerei e 15 droni.