“Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente, forse dovrei mandargli qualcosa... Non so, cosa gli posso regalare? Vodka? Ho una buona vodka. Se una cassa di vodka è abbastanza per portare Berlusconi dalla nostra parte, allora risolveremo finalmente questo problema”. Volodymyr Zelensky – in un’intervista rilasciata a La Repubblica, al Corriere della Sera e al Sole 24ore alla vigilia dell'arrivo di Giorgia Meloni a Kiev –  fa ironicamente riferimento alle affermazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ad urne aperte aveva ammesso che, se fosse stato presidente del Consiglio, non avrebbe incontrato il leader ucraino. Raccontando, qualche mese fa, di aver ricevuta della vodka in regalo da Putin.

Quanto ai sondaggi che dicono che il 49% degli italiani non approva la scelta di sostenere Kiev, il presidente ucraino replica: “Se solo il 51% è contro Putin, non significa che il 49% sia in suo favore. È sempre così: in ogni società c'è un'enorme percentuale a cui semplicemente non importa. Voglio mandare un messaggio diretto: anche voi, se foste nelle nostre condizioni, fareste le stesse cose che facciamo noi. E' difficile comprendere quel disinteresse quando qualcuno entra in casa tua e uccide davanti ai tuoi occhi. Purtroppo questo non è un film con il lieto fine: hanno torturato e ucciso ogni singolo giorno. Qui in Ucraina siamo come gli italiani, mangiamo lo stesso pane, abbiamo gli stessi valori, vogliamo anche noi vivere in pace coi nostri figli. Se qualcuno ti entra in casa e cerca di ucciderti, non puoi rimanere neutrale. Voglio dire agli italiani per cosa stiamo combattendo: per sopravvivere. Per questo gli italiani devono capire che non possono lasciarci soli, voi non potete farlo”, insiste Zelensky.

A parlare dell’imminente visita della premier italiana in Ucraina, è anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che in un punto stampa al Consiglio Affari esteri di Bruxelles conferma l’impegno dell'Ue a sostegno di Kiev. “Il nostro obiettivo è quello di difendere l'Ucraina per far si che ci possa essere un accordo di pace”, ha detto. Durante la riunione di Bruxelles, ha dichiarato Tajani, “tutti quanti abbiamo confermato il nostro pieno sostegno per garantire l'indipendenza al Paese candidato a far parte dell'Unione europea e continueremo a sostenerlo”. 

“Il messaggio da parte italiana è forte. La presenza del presidente del Consiglio a Kiev è un messaggio di grande solidarietà nei confronti dell'Ucraina, a conferma dell'impegno dell'Italia per una difesa dell'integrità territoriale, che è il presupposto indispensabile per sedersi al tavolo della pace, che rimane il nostro obiettivo politico finale”, ha aggiunto. “Le nostre relazioni con l'Ucraina sono ottime, è un Paese amico. Noi sosteniamo la sua candidatura a essere membro dell'Unione europea, vogliamo essere protagonisti della fase della ricostruzione e abbiamo già deciso di organizzare un grande evento in Italia per coinvolgere il maggior numero possibile di imprese”, ha proseguito Tajani. “Stiamo lavorando con altri ministri del governo al fine di dare un messaggio chiaro, che il presidente del Consiglio riferirà al presidente Zelensky, della voglia dell'Italia di essere protagonista della ricostruzione di questo paese, che sarà parte del mercato interno dell'Unione europea”, ha concluso.