Alla fine dopo settimane di proteste tra blocchi, manifestazioni e scioperi il governo di Benjamin Netanyahu congelerà la controversa riforma della giustizia. Lo ha annunciato il partito israeliano di estrema destra Potenza ebraica di Itamar Ben Gvir, membro della coalizione di governo. Tutto viene rinviato alla prossima sessione della Knesset, che andrà in pausa per la festività della Pasqua ebraica e tornerà a riunirsi a inizio maggio.

In cambio, Ben Gvir ha ottenuto che il governo esamini immediatamente la creazione di una 'Guardia nazionale' sotto la sua guida. Intanto viene rinviato di ora in ora il discorso di Netanyahu, che, secondo i media, dovrebbe annunciare una pausa nell'esame della riforma giudiziaria che ha provocato un'ondata di proteste e scioperi senza precedenti.

“Ho deciso di rinviare la seconda e la terza tornata di voti alla Knesset” sulla riforma del sistema giudiziaria “per favorire il dialogo”, spiega il rivolgendosi al Paese. “Cercheremo di raggiungere un accordo”, assicura Netanyahu, ma “c'è bisogno di tempo”. Netanyahu aggiunge che “la crisi obbliga tutti ad agire con responsabilità”.  “Troverò una soluzione a tutti i costi”, promette il premier, chiedendo alla piazza che protesta di “non cedere alle provocazioni”. “Una minoranza di estremisti - avverte - vuole dividere il Paese”.