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A man opens social media app 'Tik Tok' on his cell phone, in Islamabad, Pakistan, Tuesday, July 21, 2020. Pakistan has threatened the China-linked TikTok video service and blocked the Singapore-based Bigo Live streaming platform, citing what the regulating authority called widespread complaints about "immoral, obscene and vulgar" content. (AP Photo/Anjum Naveed)
Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un'intesa preliminare sul futuro di TikTok, a pochi giorni dalla scadenza di una nuova proroga che rischiava di far scattare il divieto dell'app sul mercato americano. Lo ha confermato il segretario al Tesoro Scott Bessent, che dopo l’annuncio di Trump sui social fa sapere che "gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un principio d'accordo su TikTok" nei colloqui di Madrid.
L'intesa arriva dopo mesi d'incertezza legale relativa alla legge del 2024, confermata dalla Corte Suprema, che obbliga la cinese ByteDance a vendere la piattaforma a una società statunitense o a incorrere in pesanti sanzioni. La sentenza era arrivata lo scorso gennaio, quando i giudici hanno confermato la legge federale che mette al bando l’app sposando le preoccupazioni espresse dal Congresso e dalla Casa Bianca, alla luce di rischi per la sicurezza nazionale legati al controllo cinese della piattaforma.
Il presidente Donald Trump, che in passato aveva tentato di bandire TikTok ma negli ultimi anni ne ha riconosciuto l'importanza soprattutto per la comunicazione con i giovani, ha confermato che è stato raggiunto un accordo per "salvare" un'azienda a cui "i giovani del nostro Paese tengono molto". “Saranno molto contenti”, ha scritto il tycoon, aggiungendo che avrà una conversazione con l'omologo cinese Xi Jinping venerdì 19 settembre.
A Madrid è in corso oggi la seconda giornata di negoziati commerciali tra le due superpotenze. Le delegazioni sono guidate dal segretario al Tesoro Scott Bessent e dal vicepremier He Lifeng. Quella in corso in Spagna è la quarta sessione di incontri tra delegazioni di Usa e Cina in Europa nell'arco degli ultimi quattro mesi, dopo la tregua commerciale concordata a luglio a Stoccolma, che ha ridotto drasticamente i dazi reciproci e riavviato l'export cinese di terre rare verso gli Usa. Trump ha intanto prorogato fino al 10 novembre i dazi medi del 55 per cento sulle merci cinesi.