È un appuntamento fisso. Si tiene oggi e domani al Palacongressi di Rimini la quinta edizione dell’Open day dell’Unione Camere penali. Un appuntamento concepito, dall’associazione che riunisce i penalisti italiani, non solo per affrontare i temi caldi del dibattito sulla giustizia, ma anche per avvicinare alle battaglie dell’Ucpi tanti giovani colleghi che non ne hanno ancora fatto esperienza.

Nel titolo scelto dal presidente dell’Unione Gian Domenico Caiazza non manca un saggio della sua pungente ironia: “Dall’articolo 111 della Costituzione al diritto penale ‘no limits’: l’avvocato penalista nell’epoca del populismo”. A introdurre la due giorni, oggi pomeriggio, lo stesso Caiazza, due colonne dell’Unione come Anna Chiusano e Fabio Frattini e i rappresentanti dell’osservatorio Giovani della stessa Ucpi Giacomo Frazzitta ed Enrica Paesano.

Previsti uno “Speaker’s corner”, in cui avranno spazio tutti i giovani penalisti desiderosi di farsi sentire, e l’assegnazione del premio per l’informazione giudiziaria intitolato al compianto Massimo Bordin. Tantissimi workshop tecnici a cura dei diversi osservatori e tre importanti dibattiti: il primo sempre oggi pomeriggio su “Populismo penale: le responsabilità dell’informazione”, moderato dal responsabile Comunicazione Ucpi Giorgio Varano; il secondo domani mattina dal titolo “Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo: attualità e prospettive”, introdotto e moderato da Vittorio Manes, che per le Camere penali è tra l’altro responsabile dell’osservatorio Corte costituzionale; sempre domani, nel pomeriggio, il dibattito su “Articolo 22 della Costituzione e lavoro in carcere: un’impresa possibile”, con il responsabile dell’osservatorio Carcere Riccardo Polidoro.