Ucraina, il sindaco di Mariupol: «La Russia vuole cancellarci dalla faccia della terra»
Mariupol resta ucraina «e i nostri soldati stanno facendo di tutto per far sì che sia così anche in futuro», ha proseguito, pur ammettendo che alcune aree della città sono sotto controllo russo
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, accusa la Russia di cercare di «cancellare» questa città ucraina assediata "dalla faccia della terra». In dichiarazioni all'agenzia ucraina Unian ha puntato il dito contro i militari russi per «azioni spietate» contro gli abitanti della città. «Non hanno ordini di proteggere nessuno - ha detto - Il loro compito è semplicemente cancellare la città dalla faccia della terra, anche i suoi abitanti». E' genocidio, ha incalzato, «non ci può essere altra definizione». Mariupol resta ucraina «e i nostri soldati stanno facendo di tutto per far sì che sia così anche in futuro», ha proseguito, pur ammettendo che alcune aree della città sono sotto controllo russo. «La città è circondata - ha affermato - Si stringe il cerchio». Il futuro di Mariupol? «Sarà il tempo a dirlo». Le autorità locali hanno denunciato di recente l'uccisione di 2.187 civili dall'inizio della guerra e Boichenko ha commentato: «Posso dire che ora il bilancio è notevolmente più alto».
Guerra in Ucraina, aumenta il conto dei bambini deceduti
La guerra in Ucraina ha causato la morte di 139 bambini. Lo riportano i media locali sulla base di un bilancio aggiornato dell’Ufficio del procuratore generale ucraino in cui si parla di più di 205 feriti. Il bollettino di ieri segnalava 136 bambini morti e 199 feriti. Il bilancio diffuso sempre ieri dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani registra un totale di 2.858 vittime civili, con 1.104 morti e 1.754 feriti.