«Finché sarò presidente, l'America non si piegherà mai ad un'altra nazione, come abbiamo fatto per molti anni». Donald Trump tuona il suo proclama dal palco di un comizio tenuto ieri a Manchester, nel New Hampshire. A quale minaccia si riferisse il tycoon non è dato saperlo in particolare, forse la Cina, la Corea del nord e tutta quella schiera di nemici che in questi anni hanno popolato Washington. Ma Trump ha forse altri avversari, più temibili perché non facilmente battibili con una volontà di potenza.

Le recenti stragi in punti diversi del paese, che hanno rimesso al centro del dibattito politico statunitense il problema delle armi facili, sono diventate un argomento insidioso per il presidente. Le accuse di essere un esecutore della Rifle Association si fanno sempre più frequenti così come le continue domande sull’argomento.

Ma le risposte di Trump non sono mai banali anche se sembrano per lo meno bizzarre. «Vorrei che la gente ricordasse le parole “malato mentale”, queste persone sono malati di mente e nessuno ne parla, dovremmo ricominciare a costruire istituti psichiatrici» ha detto Trump, interrogato sul tema mentre si trovava in New Jersey. «Negli anni 60 e 70 - ha proseguito - molti di questi istituti sono stati chiusi e a questa gente è permesso di andare in giro per strada ed è una cosa terribile per il nostro Paese. Bisogna riaprire questi istituti, non possiamo lasciare che questa gente giri per le strade». Il problema non è quello di troppe armi in giro bensì dei pochi luoghi dove rinchiudere quelli che “The Donald” chiama semplicemente pazzi.

Donald Trump ha annunciato anche di voler acquistare l’isola più grande al mondo: la Groenlandia. Il presidente starebbe manifestando con insistenza ai suoi consiglieri la possibilità di fare un’offerta alla Danimarca per acquistare l’enorme isola tra il nord Atlantico e il Circolo polare artico, con i suoi 56 mila abitanti e lo strato di ghiaccio che si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale. Lo riferisce il Wall Street Journal, secondo cui una parte dei consiglieri avrebbe detto al presidente che sarebbe un grande affare, ma altri lo avrebbero sconsigliato.

La risposta del governo locale dell’isola danese non si è fatta attendere, come riferisce la Cnn: «La Groenlandia non è in vendita». Mentre l’ex premier danese, Lars Lokke Rasmussen, ha ironizzato su Twitter: «Dev’essere un pesce d’aprile, ma totalmente fuori tempo».