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Mille bauli, 1500 operatori registrati, circa 200 volontari oggi nel flash mob organizzato in Piazza del Popolo a Roma. Sono stati suonati 419 colpi, tanti quanti sono i giorni di stop del mondo dello spettacolo a causa della pandemia, da attori, cantanti, maestranze e, più in generale, da tutti i lavoratori dello spettacolo uniti nella protesta volta a centrare obiettivi stringenti e urgenti: istituire un fondo da erogare in soluzioni mensili; offrire sostegno economico alle imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi; calendarizzare un tavolo interministeriale che imposti i modelli graduali di ripartenza del settore ed un altro per riformare previdenza e assistenza del settore. Dopo il Duomo di Milano, la piazza ai piedi del Pincio è stata invasa da un esercito di bauli, l’oggetto-simbolo dei lavoratori del "dietro le quinte" del mondo dello spettacolo, e da migliaia di operatori in silenzio, nel rispetto delle norme anti covid e vestiti di nero, in segno di lutto per le professioni che rappresentano. Fra gli artisti scesi in piazza, tutti vestiti di nero, tutti in silenzio e nel rispetto delle norme anti-Covid Alessandra Amoroso, Alessia Barela, Alessio Bertallot, Carlotta Natoli, Anna Foglietta, Barbara Begala, Brunori sas, Chiara Tomarelli, Daniele Silvestri, Diodato, Emma Marrone, Fabrizia Sacchi, Fiorella Mannoia, Flavio Insinna, Francesca De Martini, Francesca Figus, Francesco Bolo-Rossini, Galatea Ranzi, Giorgia Cardaci, Giorgio Marchesi, Giulia Michelini, Giuliano Sangiorgi, Jacopo Olmo Antinori, Laura Nardi, Liliana Massarini, Livio Magnini, Manuel Agnelli, Marco Bonini, Margherita Vicario, Maurizio Lombardi, Max Gazzè, Paolo Calabresi, Rodrigo D’Erasmo, Roy Paci, Sabina Guzzanti, Saturnino Piotta. Per prendere parte a questa seconda iniziativa sono arrivati a Roma diversi pullman da tutta Italia (due solo da Milano, uno da Bologna). Al momento della convocazione alle ore 14 tutti gli iscritti hanno ricevuto mascherine, gel e t-shirt da indossare durante il flash mob. Niente altoparlanti ma un Media Corner, moderato da Maura Gancitano ed Andrea Colamedici di Tlon, la scuola permanente di filosofia e immaginazione con cui Bauli In Piazza collabora. La manifestazione si inserisce in una campagna di comunicazione internazionale promossa dalla rete We Make Events, nata in Inghilterra, oggi adottata in tutto il mondo e sostenuta da artisti come Mick Jagger, per dare voce e visibilità al settore, sia a livello governativo che sensibilizzando l’opinione pubblica. Ricorrendo il triste anniversario di completa inattività che perdurerà ancora almeno per tutto il 2021, l’obiettivo è ribadire l’urgenza di un sostegno strutturale e continuativo alle imprese e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, molti dei quali autonomi o con contratti atipici.