Si è aggravato ancora il bilancio del terremoto di 7.8 gradi della scala Richter che ha colpito Turchia e Siria: stando agli ultimi dati forniti dalle autorità i morti sarebbero 9.487. In Turchia le vittime accertate sono 6.957 e 38mila i feriti, secondo l'aggiornamento fornito dal ministro dell'Ambiente Murat Kurum. In Siria il sisma ha provocato la morte di almeno 2.530 persone sull'insieme del territorio.

Numeri destinati a salire a fronte della carenza di macchinari e strumenti necessari a venire in soccorso di chi ancora si trova sotto le macerie, strade interrotte dai danni causati dalle scosse, temperature molto basse. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ieri ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi in 10 tra le province più colpite, è atteso oggi nella regione, stando all'agenzia Demiroren.

Nel Paese operano assieme alle squadre di emergenza turche i team inviati in soccorso da 35 Paesi, secondo quanto annunciato ieri dal ministro degli Esteri Mevlüt Çavusoglu.