PHOTO
Tamponi antigenici Covdi19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. Lo ha disposto con un’ordinanza il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale spiega che “la misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l'individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”.
Poco prima che scattasse la decisione del ministero anche la Regione Lazio ha imposto il tampone per chi arriva da Pechino o Shanghai. Stessa linea è stata adottata dalle autorità sanitarie della Lombardia per l’aeroporto di Malpensa.
Pericolo nuove varianti, lo Spallanzani chiarisce: “Ipotesi non confermata”
In Cina “il salto evolutivo da monitorare con attenzione sarebbe quello oltre i confini di Omicron, con la nascita di un'altra vera nuova variante di interesse, ma al momento questa rimane un'ipotesi non supportata da dati epidemiologici reali”, chiarisce l'Inmi Spallanzani di Roma, in un documento sullo scenario attuale Covid-19 e sulle azioni di intervento vista la situazione in Cina, pubblicato su Facebook.
“Al momento - osservano gli esperti dell'istituto - le poche informazioni che arrivano dalla Cina indicano che le varianti che stanno alimentando questa nuova imponente ondata di contagi sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, ancora quindi all'interno delle sottovarianti di Omicron. La stessa sottovariante BF.7, su cui si stanno concentrando timori infondati, è una evoluzione della BA.5, già circola da tempo anche alle nostre latitudini ed è meno immunoevasiva delle varianti BQ che sono al momento dominanti in Europa e Nord America”.
La Commissione Ue: “Pronti ad utilizzare il freno di emergenza”
La Commissione Europea resta "pronta" ad utilizzare il "freno di emergenza", la reintroduzione coordinata di restrizioni di viaggio, se dovesse rendersi necessario alla luce dell'evoluzione della situazione sanitaria in Cina, anche se per il momento non se ne vede il bisogno. Lo spiega all'Adnkronos una portavoce dell'esecutivo Ue, dopo che Pechino ha annunciato che dal prossimo 8 gennaio riprenderà a rilasciare passaporti per viaggi turistici, cosa che non faceva dalle prime fasi della pandemia di Covid-19.
La Commissione osserva che "la variante BF7 Omicron" del coronavirus Sars-CoV-2, "prevalente in Cina, è già presente in Europa e non è riuscita a diventare dominante. Tuttavia, rimaniamo vigili e saremo pronti a utilizzare il freno di emergenza, se necessario. Attualmente - sottolinea - non ci sono più restrizioni per i viaggi in vigore sia all'interno che verso l'Unione Europea. A ottobre la Commissione aveva proposto un aggiornamento delle due raccomandazioni del Consiglio sulla libera circolazione all'interno dell'Ue e sui viaggi nell'Ue per adeguarsi al miglioramento della situazione epidemiologica".
"Le restrizioni sono state revocate - continua la portavoce - ma è stato mantenuto un freno di emergenza che potrebbe essere attivato se necessario per reintrodurre le restrizioni in modo coordinato. Questi aggiornamenti sono stati concordati dagli Stati membri il 7 dicembre. È stato concordato di tornare ad un approccio pre-pandemico alla libera circolazione e ai viaggi, senza alcuna misura correlata al Covid-19. Se la situazione epidemiologica lo richiedesse, le misure relative al Covid-19 potrebbero essere reintrodotte in modo coordinato e seguendo un approccio basato sulla persona. Ma ancora una volta, al momento non ci sono tali misure", conclude la portavoce.