Le Procure di Sulmona (L’Aquila) e dei minori dell’Aquila hanno aperto un’inchiesta su un presunto caso di violenza sessuale ai danni di una dodicenne. La minore avrebbe accusato due ragazzi, di origine tunisina, uno di 18 e uno di 14 anni, di averla abusata, ripresa in un video e successivamente ricattata con le immagini che sarebbero state diffuse anche sui social. I due giovani sono indagati per violenza sessuale e diffusione illecita di materiale sessualmente esplicito (revenge porn).

Indagini e sequestri

Su disposizione delle Procure, i carabinieri hanno effettuato perquisizioni domiciliari, sequestrando cellulari, tablet e computer. Nei prossimi giorni è previsto l’interrogatorio protetto della vittima e del minore indagato, con il supporto di psicologi e in un ambiente tutelato. Intanto i servizi sociali hanno attivato un percorso di sostegno per la dodicenne.

La vicenda ha suscitato indignazione tra le istituzioni. Stefania Pezzopane (Pd Abruzzo) ha denunciato l’ennesima degenerazione della violenza maschile: «Trova forme sempre più infime con l’utilizzo di piattaforme e social. Prima “Mia moglie”, poi “phica.eu”, e ora casi giudiziari che vittimizzano le donne colpite da violenza efferata». La parlamentare ha ricordato i progressi legislativi degli ultimi anni, ma ha ribadito la necessità di un impegno costante. Marianna Scoccia, vicepresidente del Consiglio regionale e sindaco, ha annunciato che porterà il caso in Aula: «Questa notizia mi ha scosso profondamente come madre di due ragazzi della stessa età. Non è solo cronaca: è il segnale di un vuoto educativo e culturale che le istituzioni hanno il dovere di colmare. La repressione da sola non basta».