Verrà celebrata il 17 giugno l’udienza del processo in cui è imputato Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, vittime della strage di Erba, nel Comasco. Si tratta di un giudizio con rito immediato in cui i due condannati per l’omicidio, Rosa e Olindo Bazzi, lo hanno citato per aver dichiarato il falso, quando sostenne che entrambi, confessando, si fossero autoaccusati di un reato che non avevano mai commesso, ovvero il quadruplice omicidio del 2006.

Azouz d’altra parte non ha mai creduto che i due coniugi fossero colpevoli della strage e a sua volta li aveva querelati per calunnia ( il reato nei confronti dell’autorità giudiziaria di chi incolpa qualcuno che è innocente o simula, anche a carico di se stesso, tracce di reato).

Il marito e padre delle vittime, assistito dagli avvocati Luca D’Auria e Solange Marchignoli, in base a questa tesi, aveva quindi dato il via a questa guerra di querele.

Il giudizio per calunnia a carico di Marzouk, tuttavia, servirà ad acquisire elementi in vista di una richiesta di revisione del processo per omicidio a carico della coppia, con l’obiettivo da parte del 40enne di origine tunisina di trovare i veri responsabili. Accusa e difesa porteranno prove e testimoni nell’ambito di questo filone milanese e non è escluso che Rosa e Olindo, e lo stesso Azouz, siederanno di nuovo di fronte ad una corte di giustizia.