Paura nelle zone dell’Italia centrale colpite dai devastanti terremoti del 2016 e del 2017 per una scossa di magnitudo 4,1 che non ha causato danni. Poco dopo le 2 di notte, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato il sisma a una profondità di 8 chilometri, con epicentro a 4 chilometri da Norcia, in provincia di Perugia, a 13 da Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, e 14 da Accumoli, vicino a Rieti. Il sisma è stato seguito dopo pochi muniti da due repliche di magnitudo 3,2 e 2 nella stessa zona ed era stato preceduto da altre quattro scosse di magnitudo comprese tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia). Ad Amatrice, Accumoli e Cittareale, comuni del Reatino colpiti dal sisma dell’agosto 2016, molte persone si sono riversate in strada, anche quelle che vivono nei moduli anti-sismici. Non si sono registrati danni e ai Vigili del fuoco non è arrivata nessuna richiesta di soccorso. A Norcia le impalcature che sorreggono i resti della basilica di San Benedetto hanno retto. La scossa più forte è stata avvertita distintamente fino a Viterbo, nei quartieri più a nord di Roma, nelle Marche e anche in Abruzzo. Sono in corso verifiche nei luoghi prossimi all’epicentro da parte di vigili del fuoco e dei gruppi volontari di Protezione civile. La zona di faglia dell’epicentro è la stessa della sequenza sismica iniziata il 24 ottobre 2016, tra il Monte Vettore e il Monte Bove, e culminata a fine ottobre dello stesso anno.