Se il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non sarà invitato agli Oscar o non gli sarà consentito di parlare, «mi auguro che ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia». E' quanto ha dichiarato l'attore e regista Sean Penn nel corso di un'intervista con la Cnn. L'attore e regista, vincitore di ben due statuette nel corso della sua carriera, ha provato in prima persona le conseguenze del conflitto in Ucraina: nel momento dello scoppio del conflitto, Penn si trovava infatti proprio nel Paese per girare un documentario, e per mettersi in salvo ha dovuto raggiungere a piedi il confine con la Polonia. «L’Ucraina è la punta di diamante della lotta per i sogni della democrazia - ha detto alla Cnn l'attore statunitense, che ha dichiarato recentemente di voler aiutare i rifugiati in Polonia tramite la sua fondazione umanitaria - Se la lasciamo a combattere da sola, perdiamo la nostra anima come America». Ancora non è noto se il premier dell'Ucraina Zelensky sarà presente in collegamento virtuale alla cerimonia degli Oscar, in programma stanotte a partire dalle 2.00 ora italiana. Le trattative per la sua presenza, secondo i rumors, sarebbero però in corso.