Sarebbero in ospedale dopo una brutale aggressione subita in Cecenia la giornalista Yelena Milashina, nota per i suoi lavori per Novaya Gazeta, e l'avvocato Alexander Nemov. A scrivere di quanto accaduto ai due è The Moscow Times che cita denunce di Memorial e Crew Against Torture (Cat). I due, si legge, erano arrivati a Grozny per partecipare a un'udienza quando la loro auto sarebbe stata bloccata lungo la strada dall'aeroporto.

Uomini armati li avrebbero picchiati e avrebbero minacciato di aprire il fuoco, denuncia Crew Against Torture, aggiungendo che sono stati sequestrati e distrutti gli strumenti di lavoro dei due. Sergei Babinets del Cat ha pubblicato su Telegram una foto della giornalista con le mani fasciate e la testa sporca di vernice verde - dopo che, secondo le denunce di Memorial riportate dal giornale, le sono stati rasati i capelli - e ha affermato che Milashina stava parlando in quel momento al telefono con il commissario russo per i diritti umani, Tatiana Moskalkova.

Secondo Memorial, si legge ancora, Milashina - che già nel 2020 era stata vittima di un'aggressione a Grozny con il suo avvocato - è stata ricoverata a Grozny con le dita rotte, mentre Nemov ha difficoltà a parlare e a muoversi. L'avvocato rappresenta Zarema Musaeva, madre dell'avvocato per i diritti umani e attivista in esilio Abubakar Yangulbaev, che rischia una condanna a oltre cinque anni di carcere con l'accusa di frode e attacco alle autorità.