Da Parigi sono giunti segnali che vanno tutti nella stessa direzione: la Francia si appresta ad approvare un nuovo lockdown nazionale, proprio quello che finora i vertici del paese avevano detto di volere evitare, per fronteggiare un’emergenza sanitaria che sta superando per gravità anche quella della scorsa primavera. Per le 20 di oggi è atteso il discorso del presidente Emmanuel Macron, che stamani presiede un nuovo Consiglio di difesa. Secondo Bfmtv, anche in caso di lockdown, le scuole dovrebbero comunque rimanere aperte e vale lo stesso per «alcuni» servizi pubblici. Per il presidente della Fédération hospitalière de France, Frédéric Valletoux, interpellato da FranceInter, serve un nuovo lockdown, «totale» e per «almeno un mese». Secondo le ultime indiscrezioni, Il nuovo «confinement» sarà appena più «soft» di quello drastico dello scorso marzo, comincerà giovedì a mezzanotte e durerà un mese. I dati francesi sul virus sono drammatici: i nuovi casi sono aumentati del 60% rispetto a una settimana fa e sono ammontati a 33.417. In tutto la Francia ha accumulato 1,243 milioni di casi dall’inizio della pandemia e 35.575 decessi. La seconda ondata, ha detto il capo dei consiglieri scientifici del governo, potrebbe essere più forte della prima. I contagi effettivi, hanno sottolineato gli esperti, sarebbero in realtà oltre 100 mila al giorno. «Dovremo decidere delle misure per far fronte all’aumento esponenziale dell’epidemia - ha confermato, al termine di una riunione del premier Jean Castex con i responsabili politici e le associazioni di parlamentari, evocando fra l’altro »un ampliamento del coprifuoco o un confinamento che può essere localizzato nei territorio o nazionale», ricordando il rapido aggravarsi della situazione anche nei Paesi vicini. Il coprifuoco attualmente in vigore riguarda 46 milioni di Francesi e dura dalle 21 alle 6 del mattino: fra le ipotesi allo studio alternative alla nuova chiusura c’è anche quello di anticiparlo alle 19. Lo scenario più probabile di un secondo lockdown prevede comunque di mantenere aperte scuole e negozi e funzionanti i servizi del trasporto pubblico, un pò come in Irlanda. Insomma, si cercherebbe di preservare «una parvenza di attività economica per evitare la catastrofe», ha riferito al termine della riunione il presidente dell’associazione dei sindaci Francois Baroin. Il primo ministro Castex ha preannunciato un dibattito parlamentare giovedì sulle nuove misure che ha definito «indispensabili». I partiti di opposizione hanno accusato la maggioranza di «improvvisazione, panico, assenza di strategia». Una «gestione erratica della crisi sanitaria» è stata in particolare denunciata dalla leader del Front National, Marine Le Pen. Quello che preoccupa soprattutto il governo, al punto da farlo propendere per misure drastiche e impopolari, è il possibile collasso delle strutture ospedaliere francesi: già da qualche giorno sono cominciati i trasferimenti in aereo di pazienti da una regione all’altra per distribuire il carico di lavoro sui diversi reparti di terapia intensiva. Anche se , avvertono gli esperti, in questa seconda ondata l’epidemia non è localizzata ma nazionale. La Germania La Germania sfiora i 15 mila nuovi contagi giornalieri. È il record assoluto dall’inizio della pandemia. Stando ai dati del Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco, nelle 24 ore sono state registrate 14.964 nuove infezioni e 27 decessi. Ieri i casi erano 11.409, portando il numero complessivo a 449.275. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, dovrebbe proporre un lockdown light nazionale per un mese a partire dal 4 novembre nella riunione con i governatori regionali in programma oggi, per far fronte all’impennata dei casi di coronavirus e alla riduzione dei posti in ospedale. Lo rivela Bild, spiegando che la misura prevede la chiusura di bar, ristoranti, cinema, teatri, centri sportivi; limiti rigorosi alle riunioni tra persone, ma non la chiusura di scuole e asili.  «Servono azioni rapide e decise per interrompere la nuova ondata di infezioni», ha spiegato il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, alla vigilia dell’incontro con i rappresentanti dei 16 Laender, che hanno l’ultima parola sulle restrizioni da imporre e alcuni, meno colpiti dalla pandemia, potrebbero opporsi a misure rigide che arrecheranno altri danni all’economia. Il governatore di estrema sinistra dello stato orientale della Turingia, Bodo Ramelow, ha già fatto sapere che non sosterrà la proposta di Merkel. Il conteggio dei nuovi casi giornalieri in Germania ora supera regolarmente la soglia dei 10.000. «Se aspettiamo che le terapie intensive siano piene sarà troppo tardi. È necessario spezzare adesso l’ondata» di nuovi contagi da coronavirus. È quanto ha affermato il ministro alla Sanità tedesco Jens Spahn, parlando con l’emittente Suedwestrundfunk. L’obiettivo, afferma, «è di avere la situazione sotto controllo prima di Natale». Il responsabile del dicastero della Salute - attualmente in quarantena dopo esser risultato positivo la settimana scorsa - si è detto «fiducioso» che al vertice tra il governo federale e i Laender, presieduto dalla cancelliera Angela Merkel, si decida «una linea chiara» in merito alle nuove restrizioni per rallentare la diffusione della pandemia, anche se si tratta di «decisioni molto, molto dure». A detta della Bild, la proposta di Merkel sarà quella di attivare un «lockdown light» della durata di un mese, con la chiusura di ristoranti e bar, riduzione «al minimo» dei contatti sociali, ma con le scuole e gli asili che rimarrebbero aperti. Da parte sua il capogruppo Cdu/Csu al Bundestag, Ralph Brinkhaus, spera «nella ragionevolezza dei governatori» dei Laender: «Dal vertice deve arrivare un segnale di unità», nonchè l’indicazione di una serie di regole «che valgano per tutto il Paese», in modo comprensibile e accettabile per i tedeschi. Stando ai dati del Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco, nelle 24 ore sono state registrate in Germania 14.964 nuove infezioni e 27 decessi: si tratta del record assoluto dall’inizio della pandemia. Ieri i casi erano 11.409, portando il numero complessivo a 449.275. La settimana scorsa lei contagi erano poco più della metà.