L'esercito israeliano ha confermato su Telegram di aver effettuato una «serie di attacchi contro obiettivi terroristici» nella zona Shaboura di Rafah. Secondo al Jazeera, almeno 63 persone sono state uccise durante raid contro due moschee nella città nel sud della Striscia. Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che almeno 50 persone sono state uccise negli attacchi e il bilancio delle vittime è ancora in aumento.

Hamas ha condannato gli ultimi attacchi aerei israeliani su Rafah, affermando che rappresentano «un ampliamento della portata dei massacri che sta commettendo contro il nostro popolo». «L'attacco dell'esercito di occupazione nazista stasera contro la città di Rafah, che finora ha causato la morte di più di un centinaio di martiri, è considerato una continuazione della guerra genocida e dei tentativi di sfollamento forzato che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese», ha scritto il gruppo in un comunicato stampa.

Attacco su Rafah, gli aggiornamenti

Il bilancio delle vittime del massiccio attacco delle forze di difesa israeliane sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è salito a 100. Lo ha riferito il canale televisivo libanese Al Mayadeen, aggiungendo che più di 230 persone sono rimaste ferite. La maggior parte delle vittime dell'attacco sono donne e bambini. In precedenza è stato riferito che gli aerei dell'aeronautica israeliana stavano effettuando attacchi mirati sulle moschee di Al-Huda e Al-Rahma, dove si trovano molti rifugiati. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito di bombardamenti su edifici residenziali nell'area circostante e sul quartier generale dell'organizzazione.