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Il presidente russo, Vladimir Putin, lo ha presentato come un’arma «che non avrà eguali per molto tempo» ed è «capace di eludere qualsiasi sistema di difesa antimissile». Il nuovo missile balistico intercontinentale russo Sarmat è stato lanciato oggi dal cosmodromo di Pleseck ed è caduto nell’area di impatto di Kura, in Kamchatka, dopo aver coperto una distanza di oltre 5.450 chilometri, sufficiente, se diretto in direzione Ovest dallo stesso punto di partenza, a colpire qualsiasi bersaglio in Europa occidentale. La gittata massima del Sarmat, aveva spiegato lo scorso anno una fonte militare all’agenzia Tass, è però pari a 18 mila chilometri, poco meno della metà della circonferenza equatoriale. I Sarmat sono destinati a rimpiazzare i R-36M2 Voevoda, in servizio da cinquant’anni, e la prima base a effettuare la sostituzione, ha comunicato la Difesa russa, sarà quella di Krasnoyarsk, entro la fine dell’anno. I test di lancio, inizialmente previsti per il terzo trimestre del 2021, saranno almento tre, uno dei quali coprirà la gittata massima, aveva anticipato la Tass. Il Sarmat è in grado di volare a una velocità di 24 mila chilometri all’ora, pesa 208 tonnellate, può contenere fino a 178 tonnellate di carburante e può portare una testata del peso di quasi 10 tonnellate. «Quest’arma davvero unica rafforzerà il potenziale di combattimento delle nostre forze armate, garantirà in modo affidabile la sicurezza della Russia dalle minacce esterne e farà riflettere coloro che, nella foga di una retorica frenetica e aggressiva, cercano di minacciare il nostro Paese», ha detto Putin. Che poi ha sottolineato che i Sarmat vengono assemblati solo con compomenti prodotti in Russia. «Naturalmente ciò semplificherà la produzione in serie del complesso da parte delle imprese dell’industria della difesa e ne accelererà il trasferimento al arsenale delle forze missilistiche strategiche», ha affermato il presidente russo. Ma il Pentagono non considera il test «una minaccia per gli Usa o i suoi alleati». Il portavoce del Pentagono, John Kirby, riferisce che Mosca ha «avvertito nei modi opportuni» Washington del test, che «non è stato una sorpresa».