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Putin, presidente della Russia
Mentre il Cremlino non ha ancora rilasciato commenti sulla visita a sorpresa del presidente Usa Joe Biden a Kiev, sembra che la missione del leader americano possa avere come primo riflesso la necessità per Vladimir Putin di “alzare la posta in gioco” nel suo discorso domani alle Camere riunite del Parlamento.
A scriverlo è il New York Times, secondo cui il presidente russo potrebbe in queste ore lavorare a ulteriori modifiche al suo messaggio per, “renderlo ancora più duro”. Il Cremlino, tradizionalmente, non commenta a caldo fatti di questa portata, ma secondo gli analisti il viaggio è stato letto come l'ultima conferma che la Russia stia combattendo non solo contro l'Ucraina, ma anche contro il cosiddetto “Occidente collettivo”, guidato dagli Stati Uniti. “Non credo che i russi siano sorpresi”, ha commentato Tatiana Stanovaya, fondatrice della società di analisi politica R.Politik, citata dal Guardian, “sarà solo un'ulteriore conferma che l'Occidente scommette sulla sconfitta strategica di Putin”.
La visita di Biden si è svolta un giorno prima dell'annunciato discorso del leader del Cremlino sullo stato della nazione, previsto domani alle 10 ora italiana. “Mi aspetto che domani Putin possa essere estremamente aggressivo con l'Occidente nel suo discorso annuale”, ha aggiunto Stanovaya. I media di Stato russi si sono limitati a dare resoconti limitati sulla visita di Biden e la promessa di nuovi aiuti militari. Alcuni, come l'agenzia Ria Novosti, però, hanno puntato nei titoli sul fatto che gli Usa abbiano comunicato in anticipo alla Federazione la missione del presidente americano, per evitare incidenti che avrebbero portato a un confronto diretto tra due potenze nucleari. “Ha ricevuto garanzie di sicurezza e finalmente è andato a Kiev”, ha commentato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev. Che su Telegram ha chiosato: “Dopo aver ricevuto garanzie di sicurezza in anticipo, Biden è finalmente andato a Kiev: ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba”. Un commentatore politico in tv ha suggerito che la visita è stata un “buon inizio per la campagna di rielezione di Biden”, mentre altri opinionisti con posizioni più oltranziste sulla guerra hanno usato il viaggio del capo della Casa Bianca a Kiev per criticare Putin per non aver mai visitato le truppe al fronte.
“Ci sono due nonni”, ha scritto Zastavny, un blogger russo con oltre 110 mila iscritti, “uno di loro è vecchio, ha tutti i segni dell'Alzheimer, della demenza, di disfunzioni urinarie e tutto il mondo lo prende in giro. L'altro nonno ha un bell'aspetto, ha un passo agile, parla bene, pensa chiaramente e ha la reputazione di un leader forte e coraggioso. Ma solo uno dei leader è effettivamente andato a Kiev. E l'altro non è ancora andato a Donetsk”