Pupo non andrà a Mosca. A rivelarto in esclusiva a Dagospia lo stesso cantautore Enzo Ghinazzi che non parteciperà più come giudice alla kermesse canora russa analoga al nostro Festival di Sanremo. «È successo l’imprevedibile sulla mia partecipazione al festival ’Road to Yaltà - spiega Pupo - in virtù di riflessioni e assorto nei miei pensieri nel viaggio che sto facendo verso il Belgio, ho deciso di non partire per Mosca. Il motivo? Non certo per le polemiche e per tutto ciò che è accaduto in questi giorni ma per un fatto che vi spiegherò più avanti. Sono molto chiaro con tutti...», aggiunge.

L’evento si terrà martedì e il cantante italiano sarebbe dovuto essere “ospite speciale”. Il volto di Pupo, compare sul sito dell’evento, che ha tra i suoi scopi dichiarati portare avanti la propaganda russa.

Denis Maidanov, vicepresidente del comitato cultura della Duma, ha spiegato che «i concorrenti condividono i nostri valori», cioè quelli del governo russo, e che «dobbiamo nutrire di ideologia la guerra patriottica». Il format? Quindici cantanti stranieri si troveranno a duettare con altrettanti artisti russi. Pup aveva già preso parte all’evento nel 2021 e in quella occasione, aveva cantato assieme al presentatore del Festival «Bella ciao», canzone che dovrebbe aprire anche questa edizione dell’evento.

Il Festival è nato in Crimea e l’obiettivo degli organizzatori è riportare il Festival lì dove è nato, sempre che prima la penisola non ritorni sotto la sovranità ucraina. Un Festival, è stato ribadito, che unisce artisti «stanchi della perfidia degli Stati Uniti». Compreso Pupo.