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L'Europa pagherà caro lo stop all'acquisto del gas russo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, intervistato nel corso del programma Mosca. Cremlino. Putin in onda sul canale Russia 1, è convinto che l'economia del Vecchio continente vada incontro a «conseguenze disastrose», con ripercussioni per i «prossimi 10-20 anni» per l’economia dell’Europa. «Gli europei continuano a ripetere come un mantra che è necessario sbarazzarsi della dipendenza dalla Russia per le risorse energetiche, petrolio e gas», ha detto Peskov, secondo cui il fatto che Russia e Europa avevano reciproci interessi, una nel vendere il gas l’altra ad acquistarlo, teneva i rapporti in «equilibrio», mentre ora gli americani si stanno «sfregando le mani». Secondo il portavoce di Mosca, gli Stati Uniti «guadagnano un sacco di soldi perché vendono benzina a prezzi 3-4 volte più costosi di quanto potremmo fare noi. E gli europei pagano, privando così la loro economia di competitività. La produzione sta morendo. La deindustrializzazione sta arrivando. Tutto questo, e probabilmente nei prossimi 10-20 anni almeno, avrà conseguenze disastrose per l’Europa».