Piazza San Pietro 'sorvegliata speciale' oggi per la messa di Pasqua celebrata da Papa Francesco, cui è seguita la benedizione 'Urbi et Orbi'. "Le donne che sono andate per ungere il corpo del Signore si sono trovate davanti a una sorpresa", "gli annunci di Dio sono sempre una sorpresa perché il nostro è il Dio delle sorprese". Lo ha detto Papa Francesco nella sua omelia. "C'è sempre una sorpresa dietro l'altra, Dio non sa fare un annuncio senza sorprenderci e la sorpresa è quello che ti tocca là dove non lo aspetti. Per dirlo come i giovani: la sorpresa è un colpo basso". "Non te lo aspetti, Lui va e ti commuove", ha detto Bergoglio per la benedizione Urbi et Orbi. "La nostra fede nasce il mattino di Pasqua: Gesù è vivo! Questa esperienza è il nocciolo del messaggio cristiano", aveva scritto poco prima in un tweet."Le sorprese di Dio ci mettono in cammino subito, senza aspettare: così corrono per vedere Pietro e Giovanni. Corrono", ha sottolineato il Pontefice parlando della "fretta" di vedere la novità annunciata. "La gente corre e lascia tutto quello che sta facendo, anche la casalinga lascia le patate nella pentola. Le troverà bruciate ma l'importante è correre per vedere quella sorpresa, quell'annuncio"."Le buone notizie si danno sempre di fretta", ha proseguito Papa Francesco. "Nel Vangelo c'è una persona uno che prende tempo, non vuole rischiare, ma il Signore è buono e lo aspetta con amore: sto parlando di Tommaso. Dio ha pazienza anche con coloro che non vanno così di fretta. Dobbiamo dunque domandarci: sono capace di andare di fretta, o rispondo sempre 'domani, domani vedrò?'". Bergoglio cita anche il caso dell'apostolo Pietro, "con la fede un po' mischiata al rimorso di aver rinnegato il Signore". E dunque a Pasqua ci sono "la sorpresa, l'annuncio, la domanda: E io? Io che? Tu che?", ha concluso il Papa prima di un minuto di riflessione."Fermiamo lo sterminio in Siria" - Il Santo Padre ha poi lanciato un appello per fermare lo sterminio in atto in Siria. "Oggi domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare dall'amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine. In questa Pasqua, la luce di Cristo illumini le coscienze di tutti i responsabili politici e militari, affinché si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso, si rispetti il diritto umanitario e si provveda ad agevolare l'accesso agli aiuti di cui questi nostri fratelli e sorelle hanno urgente bisogno".Bergoglio ha invocato la pace anche per la Terra Santa, "ferita in questi giorni da conflitti aperti che non risparmiano gli inermi", per lo Yemen e per tutto il Medio Oriente, "affinché il dialogo e il rispetto reciproco prevalgano sulle divisioni e sulla violenza. Possano i nostri fratelli in Cristo, che non di rado subiscono soprusi e persecuzioni, essere testimoni luminosi del Risorto e della vittoria del bene sul male".