Il giudice per le indagini preliminari del tribunale penale di Roma Costantino De Robbio ha emesso ieri mattina il decreto di giudizio immediato davanti alla corte d’Assise per sei persone nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sull’omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo di 24 anni ucciso la notte tra il 23 e il 24 ottobre a Roma nel quartiere Appio- Latino. A Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris viene contestato il reato d’omicidio con l’aggravante della premeditazione. De Propris fornì la pistola calibro 38 con la quale Del Grosso uccise Sacchi la notte del 23 ottobre scorso. Il 21enne arrivò davanti al pub in via Teodoro Momsen in compagnia di Paolo Pirino, anche lui armato con una mazza da baseball. I due scrive il gip: «Si erano avvicinati alla vittima e alla sua fidanzata, Anastasya Klemnik, che deteneva uno zaino contenente la somma di 70mila euro. Il Pirino dapprima colpiva la ragazza intimandole di consegnare lo zaino e successivamente cercava di colpire il Sacchi - che si proteggeva il viso con le braccia riportando due grosse ecchimosi mentre Del Grosso, alla resistenza dei due giovanni, esplodeva un colpo d’arma da fuoco a distanza ravvicinata in direzione del capo di Luca Sacchi».

Tra i rinviati a giudizio immediato ci saranno anche la fidanzata di Sacchi Anastasya Klemnik e l’amico Giovanni Princi accusati di traffico di sostanze stupefacenti. Secondo l’accusa furono loro due a ordire la compravendita di 15 chilogrammi di marijuana al prezzo di 70mila euro. Per lo stesso reato, sono imputati anche Marcello De Propris, quale fornitore della droga, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, in qualità di intermediari. Ai tre viene anche contestato anche il reato di rapina aggravata e detenzione illegale d’arma da fuoco. Un reato contestato anche ad Armando De Propris, padre di Marcello e reale proprietario dell’arma dell’omicidio. La prima udienza del processo dinnanzi alla corte d’Assise è stato fissato per il prossimo 31 marzo.

Anastasia Kylemnyk in una chat WhatsApp del 15 settembre scorso, tra quelle depositate dalla procura di Roma nel fascicolo sull’omicidio, con il suo fidanzato Luca Sacchi scrisse: «Ti sembro Dottor Jekyll e Mr Hyde?». E lui risponde: «Una cifra ca... Sembra che giochi con i miei sentimenti. Mi stai facendo stare male». Poco prima, infatti, Anastasia aveva scritto al fidanzato: «Tu starai sempre dalla parte di tua madre e mai dalla mia, giusto? Se ti dice ’ scegli me o lei, tu dirai mammina, vero?’ Sono seria». E Luca rispondeva: «La aiuterò. Non vuol dire stare dalla sua parte». E Anastasia insisteva ancora: «Lei o me?». E alla fine della discussione il personal trainer si lamentava: «Sento solo dei discorsi stupidi».