Calata la notte sulle polemiche montate martedì tra gli attivisti della Global Sumud Flotilla, non c’è stato riposo per gli equipaggi delle 51 barche della flotta, che è stata oggetto di un nuovo attacco, dopo gli ultimi subiti a largo della Tunisia lo scorso 9 settembre.

Gli attivisti denunciano che nella notte tra martedì e mercoledì, mentre la Flotilla si trovava in navigazione a sud ovest dell’isola greca di Creta, a circa 600 miglia nautiche dalla Palestina, 15 droni hanno iniziato a sorvolare le diverse navi facendo rapidi passaggi a bassa quota ogni dieci minuti circa. L’arrivo dei veicoli senza pilota è stato annunciato da disturbi nelle comunicazioni radio e cellulari, generati probabilmente da un jammer (dispositivo disturbatore di frequenze), hanno sganciato bombe stordenti, gas urticante e altro materiale non identificato. Secondo quanto riportato dagli attivisti inoltre un ordigno inesploso sarebbe rimasto sul ponte di una delle barche colpite. Non si sono registrati feriti.

«La barca Zefiro è stata colpita e danneggiata», ha spiegato Maria Elena Delia, referente italiana della Global Sumud Flotilla, «è stato distrutto un sostegno dell’albero». L’attacco è avvenuto «in acque internazionali vicino alla Grecia. Quello che sta accadendo è nella totale illegalità», prosegue Delia, «hanno attaccato con bombe sonore, danneggiato le barche e messo a rischio la vita delle persone». La referente ha informato che la Flotilla «ha già allertato la Farnesina, quello che sta accadendo è di una gravità senza precedenti».

«Eravamo consapevoli dei rischi di questo tipo di attacchi e non è qualcosa che ci fermerà», ha detto Greta Thunberg, «La cosa più importante non è che siamo stati colpiti dai droni. I droni sono qualcosa che i palestinesi vivono 24 ore su 24».

Informato dell’attacco mentre si trovava in missione a New York per l’Assemblea Generale dell’Onu il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto pubblicare una nota dal ministero degli Esteri. «A favore della loro incolumità», si legge nella nota, «la Farnesina aveva fatto già segnalazioni alle autorità di Israele affinché qualsiasi operazione che possa essere affidata alle forze amate di Gerusalemme sia condotta rispettando il diritto internazionale e un principio di assoluta cautela. Il ministro Tajani ha chiesto all’ambasciata a Tel Aviv di assumere informazioni e di rinnovare la richiesta già fatta al Governo di Gerusalemme di garantire la assoluta tutela del personale imbarcato».

Fonti della Farnesina hanno fatto sapere che Tajani sta lavorando con il governo israeliano per permettere l’ingresso a Gaza degli aiuti umanitari trasportati dalla Flotilla. Nel corso del pomeriggio il ministero degli Esteri, in particolare l’Unità di Crisi e il Gabinetto del Ministro, sono stati oggetto di un «mail bombing». «L’attacco, che è consistito nell’invio di migliaia di false mail», si legge in una nota della Farnesina, «ha avuto fra l’altro l’effetto di ostacolare proprio il lavoro dell’Unità di Crisi che in queste ore è in contatto con i cittadini italiani che sono a bordo delle unità della Flotilla che procede verso Gaza».

Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è intervenuto sull’incidente. «In merito all’attacco subito nelle scorse ore dalle imbarcazioni della Sumud Flotilla», si legge nella dichiarazione di Crosetto, «a bordo delle quali si trovano anche cittadini italiani, condotto mediante l’impiego di droni da parte di autori al momento non identificati, non si può che esprimere la più dura condanna». Inoltre «per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla mi sono sentito con il Presidente del Consiglio e ho autorizzato l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina Militare, che era in navigazione a Nord di Creta, nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro, che sta già dirigendo verso l’area per eventuali attività di soccorso».

Da Bruxelles la Commissaria per la gestione delle crisi, Eva Hrncirova, ha espresso solidarietà agli equipaggi colpiti, «rispettiamo l’impegno umanitario delle persone a bordo della Flotilla e comprendiamo che tutti hanno il diritto di esercitare tale attivismo», ribadendo «che la libertà di navigazione secondo il diritto internazionale deve essere rispettata. Questo è di fondamentale importanza. Quindi qualsiasi attacco, qualsiasi attacco con droni, sequestro o qualsiasi uso della forza contro la flottiglia è inaccettabile», ha dichiarato Hrncirova. Da Ginevra invece l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Thameen Al-Kheetan, ha chiesto l’apertura «un’indagine indipendente, imparziale e approfondita» sugli attacchi.