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SVIZZERA
La Svizzera dice sì alle nozze gay. Nella giornata di ieri il Parlamento ha approvato la legge che consente il matrimonio per le coppie omosessuali, ma l’ultima parola toccherà ai cittadini perchè l’Udf, partito che si ispira ai valori cristiani, ha annunciato che chiederà un referendum.
Il testo adottato dai due rami del Parlamento ha superato un percorso durato sette anni dal deposito della proposta da parte del gruppo dei Verdi liberali nel 2013.
La legge consente anche, per le coppie formate da due donne, l’accesso alle banche del seme: uno dei punti più controversi del testo.
Finora le coppie omosessuali potevano stringere «unioni registrate» che davano loro gli stessi diritti e doveri del matrimonio. «Questa è una vittoria storica per i diritti della comunità Lgbtiq», ha commentato su twitter Amnesty Svizzera.
«Se indiranno un referendum, siamo pronti», aveva annunciato nei giorni scorsi Matthias Erhardt, vicepresidente del Comitato nazionale istituito per l’appuntamento elettorale.
«Abbiamo il sostegno dell’ 82 per cento della popolazione aveva aggiunto - e grazie alla forza di mobilitazione della comunità Lgbt, delle nostre organizzazioni partner e dei partiti politici che ci sostengono, con la campagna referendaria saremo in grado di aumentare ulteriormente il sostegno all’interno della società civile».
MANU FERNANDEZ
NELLA FOTO A DESTRA PROTESTE CONTRO LA LEGGE PER LEGALIZZARE L’EUTANASIA DAVANTI AL PARLAMENTO SPAGNOLO