PHOTO
Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha partecipato all’inaugurazione del campo sportivo a 5 outdoor nell’Istituto penitenziario minorile di Nisida, realizzato nell’ambito del Programma operativo nazionale «Piano azione giovani sicurezza e legalità» in collaborazione tra il Ministero dell’interno e il ministero della Giustizia.Nel corso dell’evento, coordinato dal direttore del carcere Gianluca Guida, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il Capo dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Gemma Tuccillo, il presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli Patrizia Esposito e il procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Maria de Luzenberger Milnernsheim, sono stati inoltre consegnati ad alcuni ospiti dell’istituto e ad agenti della Polizia Penitenziaria attestati di partecipazione al Corso di Formazione per operatori sportivi in situazione di disagio titolato «Zona luce» promosso dal settore giovanile scolastico della Figc in collaborazione con la Fondazione Scholas. Il progetto nasce dalla volontà di creare un legame di comunità tra i ragazzi di Nisida e gli agenti penitenziari che lavorano nell’Istituto, al contempo favorendo il reinserimento dei giovani una volta conclusa la permanenza nel carcere minorile. Il prefetto, nel corso della sua visita, ha ricordato «come la fragilità minorile rappresenti, nell’area metropolitana di Napoli, un problema sociale di rilievo, che va affrontato in tutte le sue implicazioni educative, sociali e di prevenzione. Il calcio, al pari di qualsiasi altro sport, costituisce un’occasione di crescita per i ragazzi, in un percorso di comunità fondato sul rispetto delle regole».La giornata si è conclusa con la rappresentazione teatrale «T’appò munno!?» da parte dei ragazzi che hanno frequentato il laboratorio teatrale, spettacolo in cui i giovani attori, chiedendosi come sia nato il mondo, acquistano progressivamente consapevolezza sull’importanza di rimanere insieme. Dall’ultimo rapporto di Antigone, si evince che l’istituto di Nisida, normalmente molto aperto alla città, nei mesi di chiusura ha sofferto particolarmente l’interruzione dei rapporti con il territorio. A causa dell’emergenza sanitaria, sono stati sospesi progetti di lunga data come quelli con l’associazione Libera, con il Marano Ragazzi Spot Festival e percorsi di tirocinio universitari. Per quanto riguarda le attività scolastiche, sin dalle prime settimane di lockdown del marzo 2020 l’istituto è riuscito a organizzare le lezioni in didattica a distanza. Con la stessa modalità, sono stati effettuati anche gli esami di fine anno per il conseguimento della licenza di scuola media. Due ragazze hanno sostenuto in presenza gli esami di maturità recandosi direttamente nell’istituto scolastico competente. Una di loro si è iscritta all’università, ma essendo la facoltà fuori dalla regione Campania ha chiesto un trasferimento in altro istituto per ragioni di studio.Antigone osserva che il nuovo anno scolastico è ricominciato regolarmente in presenza con i corsi di alfabetizzazione e di scuola media. Sono ripartiti anche i corsi professionalizzanti, sospesi per parecchi mesi a causa della pandemia. Oltre ai corsi iniziati nel nuovo anno, si stanno quindi portando a termine quelli sospesi nell’anno precedente. Attualmente sono attivi corsi in arte presepiale, giardinaggio, ceramica, panificazione e pasticceria, mentre si è appena concluso il laboratorio edile e quello di panificazione. Ogni corso ha una durata complessiva di 600 ore, al termine delle quali viene rilasciato un attestato.Altre attività invece, come l’accademia della pizza e la rosticceria, non sono mai state sospese nonostante l’emergenza sanitaria. Durante i mesi che hanno visto corsi e attività ridotte, i ragazzi sono stati inoltre impiegati nella manutenzione e pulizia degli spazi interni all’istituto. È ripreso gradualmente l’ingresso dei volontari in istituto, seppur in maniera contingentata. I colloqui si svolgono attualmente sia in presenza che da remoto, nel numero previsto dall’ordinamento. L’istituto minorile campano funziona.