È la prima volta in Europa che succede una cosa del genere. È l’accusa lanciata dalla Germania dopo la decisione del ministero dell’Interno di vietare ai tifosi dell’Eintracht Francoforte la trasferta al “Maradona” di Napoli di mercoledì prossimo, quando si giocherà il ritorno degli ottavi di finale tra la squadra tedesca e gli uomini di Spalletti. Secondo Il Mattino l’Uefa ha provato fino alla fine a opporsi alla decisione del Viminale , ma per l’Osservatorio sull’ordine pubblico i dubbi sono pochi: la gara è altissimo rischio di incidenti e quindi i tifosi tedeschi non possono entrare.

D’altronde i supporter dell’Eintracht sono noti per non essere esattamente degli angioletti, se è vero che già nella gara di andata si resero protagonisti di una caccia all’uomo contro i partenopei (35 fermati tra i tedeschi), a ottobre commisero azioni simili contro i tifosi dell’Ajax e nel 2018 devastarono il centro di Roma causando danni ad alcuni monumenti.

Per la verità sembrava che per un attimo alcune centinaia di tifosi tedeschi potessero entrare in Italia perché in possesso di un biglietto di volo di linea o a bordo di uno dei sette charter organizzati, e quindi sarebbero stati tracciati. Ma visto che non si sapeva come sarebbero arrivati, dove avrebbero alloggiato e per quanto tempo si sarebbero fermati altri 1600 ultras, il Viminale ha valutato troppo alto il rischio e ha vietato la trasferta a tutti.

Philipp Reschke, membro del consiglio di amministrazione del club tedesco, ha parlato di «evento unico nel calcio europeo per club». Non solo. «Il fatto che l’andata, anch’essa classificata come partita ad alto rischio, sia stata giocata con i tifosi del Napoli», ma al ritorno abbiano accesso solo i tifosi di casa, è «una totale distorsione della concorrenza», ha commentato Reschke.

Per Axel Hellmann, portavoce del consiglio di amministrazione del club e direttore generale della German Football League, «si tratta di un’ingerenza grave e inaccettabile da parte delle autorità di sicurezza italiane nello sviluppo e nella cultura delle competizioni europee per club». Hellmann ha detto che «è come se lo Stato italiano ammettesse di non essere in grado di organizzare in sicurezza una partita di Champions League con 2.500 tifosi invitati fissata da diversi mesi». A meno che, aggiunge lasciando intendere una sorta di complotto, «qui non abbiano influito altri interessi». E tanto per buttare benzina sul fuoco, i tifosi tedeschi chiedono l’esclusione del Napoli dalla competizione.