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Nella notte tra lunedì e martedì, le difese russe hanno respinto un massiccio attacco aereo ucraino che ha colpito ben nove regioni del Paese, tra cui Mosca. Secondo il ministero della Difesa russo, le forze di Kiev hanno lanciato 144 droni, di cui 114 abbattuti direttamente dai sistemi di difesa aerea. L’agenzia di stampa russa TASS ha riportato i dettagli, evidenziando come l'operazione militare abbia colpito diverse aree strategiche.
Il ministero ha fornito un bilancio dettagliato degli UAV intercettati: 72 droni nella regione di Bryansk, 20 nella regione di Mosca, 14 nella regione di Kursk, 13 nella regione di Tula, otto nella regione di Belgorod, sette in quella di Kaluga, cinque nella regione di Voronezh, quattro nella regione di Lipetsk e uno in quella di Orel. Questo attacco coordinato ha evidenziato la capacità difensiva della Russia, ma anche l’aumento della frequenza delle incursioni ucraine.
Purtroppo, l'attacco ha provocato anche vittime civili. Il governatore della regione di Mosca ha confermato che una donna di 46 anni ha perso la vita durante l'attacco. Inizialmente, le autorità avevano segnalato la morte di un bambino di 9 anni, notizia che poi si è rivelata infondata. Il governatore ha dichiarato: «Una donna di 46 anni è morta. La notizia della morte del bambino non è stata confermata».
L'attacco ha scatenato reazioni forti sia sul piano militare che politico, con il governo russo che ha ribadito la sua volontà di difendere il proprio territorio e i propri cittadini. La situazione tra Russia e Ucraina rimane critica, con Kiev che continua a utilizzare droni come parte della sua strategia offensiva. Gli analisti militari vedono nell'uso di droni una tecnica sempre più rilevante nel conflitto in corso, e gli scontri notturni ne sono una conferma.