“Sentiamo le valutazioni e le dichiarazioni di tanti leader internazionali e politici con esperienza. Ovviamente, Silvio Berlusconi è uno di loro”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov nel corso della conferenza stampa all'hotel Maurya di Nuova Delhi, a margine del G20 dei ministri degli esteri che si sta svolgendo nella capitale indiana.

Il leader di Forza Italia, ha rimarcato il capo della diplomazia del Cremlino, “è un uomo ragionevole che non cerca di dipingere tutto in bianco e nero, non cerca di intensificare tensioni nel mondo sotto lo slogan della lotta della democrazia contro l'autocrazia”. Berlusconi “comprende la necessità di risolvere i problemi da cui dipende la nostra vita”, ha spiegato Lavrov.

Si tratta del secondo “elogio” che arriva da Mosca per il leader di Forza Italia, il quale aveva detto che al posto della premier non avrebbe mai incontrato il presidente ucraino Zelensky. Il quale a sua volta aveva replicato al Cav durante la conferenza stampa con la premier Giorgia Meloni in visita a Kiev. In difesa di Berlusconi, in quell’occasione, si era mossa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: “In un altro impeto di rabbia impotente, l'abitante del bunker ha attaccato Berlusconi, che aveva ricordato al regime di Kiev il Donbass”, aveva detto la portavoce. La quale - dopo aver affermato che, contrariamente a quanto detto da Zelensky, l'ex premier italiano ha vissuto da bambino i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale - aveva aggiunto: «Così Zelensky ha confrontato il suo regime con quello fascista e l'operazione militare speciale con l'azione degli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli è scappata la verità».