Si è spento a 56 anni, a causa di un tumore, Paolo Spada, chirurgo vascolare dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, provincia di Milano. Insieme al virologo Guido Silvestri, durante il periodo della pandemia aveva creato su Facebook la pagina 'Pillole di ottimismo' con numeri e mappe sul Covid-19. In Humanitas dal 1997, il medico milanese ha effettuato oltre duemila interventi, ponendo sempre particolare attenzione al rapporto umano con il paziente e i suoi familiari.

«Hai paura di ciò che non conosci, se vedi meglio la paura ti passa. Sono da sempre stato un nerd appassionato di grafici e di Excel. Con le 'Pillole di ottimismo' sui social volevo dare una visione ottimista della pandemia, senza dire 'andrà tutto bene' ma ponendo fiducia nelle armi della scienza», aveva raccontato Spada nella prima puntata del video podcast “Nel segno della cura”, pubblicato solo quattro giorni fa sul sito dell'Humanitas

Paolo Spada morto a Milano, il ricordo dei suoi colleghi

Nel video, dal titolo 'Come un battito di ciglia', il chirurgo aveva parlato anche dell'esperienza del 'sentirsi paziente'. «L’idea di svegliarsi un giorno con una diagnosi terribile è l’incubo di ogni medico, un brutto sogno che ti cambia l’esistenza. A me è successo. Da anni convivo con una patologia seria, ma ne ho tratto un ulteriore insegnamento: in un percorso di vita che per tutti quanti è a termine, lungo o corto che sia, l’importante è dargli un significato e vivere appieno la propria esistenza».

Il patologo e divulgatore Silvestri, in un post su Facebook lo ricorda così: «Paolo amava molto la frase “ottimismo che viene dalla conoscenza”, inventata nel marzo 2020 - mentre dilagava il catastrofismo Covid, alimentato a volte da 'buone intenzioni', ma spesso da sciacalli a caccia di vantaggi politici e/o visibilità mediatica - per definire, in poche parole, l'idea che la conoscenza, che viene dalla scienza, generi un profondo ottimismo esistenziale con cui è possibile affrontare con coraggio e senza panico anche la sfida terribile di un nuovo virus senza cadere nel negazionismo (i cui disastri conosciamo dai tempi dell'Aids). La storia ha mostrato quanto Paolo avesse ragione».