Missili su Kremenchuk, attacco a un centro commerciale: 18 morti
Il commento di Biden: «Gli Stati Uniti insieme ad alleati e partner continueranno a ritenere la Russia responsabile per queste atrocità e a sostenere la difesa ucraina»
È salito a 18 morti il nuovo bilancio delle vittime dell’attacco missilistico contro il centro commerciale Amstor a Kremenchuk, nella regione ucraina di Poltava. Lo riporta la Bbc, mentre il presidente americano Joe Biden su Twitter ha definito «crudele l’attacco della Russia contro i civili» nel centro commerciale. In precedenza il responsabile del Servizio statale di emergenza ucraino nella regione di Poltava, Serhiy Kruk, aveva parlato di almeno «16 persone rimaste uccise e 59 ferite, 25 delle quali ricoverate in ospedale», riferendo - come ha riportato Ukrinform - delle operazioni dei soccorritori. «Siamo solidali con il popolo ucraino - ha ribadito Biden - Come dimostrato al G7, gli Stati Uniti insieme ad alleati e partner continueranno a ritenere la Russia responsabile per queste atrocità e a sostenere la difesa ucraina».
Attacco missilistico a un centro commerciale, per Zelensky è un atto premeditato
«L’attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk è uno degli atti terroristici più temerari della storia europea. Una città tranquilla, un normale centro commerciale con al suo interno donne e bambini, civili. Prima dell’annuncio dell’allarme aereo c’erano circa mille persone». A dichiararlo nel suo messaggio quotidiano ai concittadini, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che fortunatamente la maggior parte dei presenti è riuscita a mettersi in salvo. Zelensky ha poi però lamentato il fatto che diverse persone siano rimaste all’interno. «Non è un errore dei missili», ha sottolineato parlando di attacco premeditato. «Tutti i feriti - ha poi voluto assicurare - hanno ricevuto l’assistenza necessaria: i medici di Kiev sono già andati a Kremenchuk. Il ministro degli Interni sarà presente e coordinerà tutte le azioni necessarie», ha aggiunto, prima di esprimere le proprie condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime di questo «terribile attentato terroristico». Il presidente ha quindi ricordato ai concittadini che in caso di «allarme aereo vadano nei rifugi», avvertendo che la «Russia non si fermerà davanti a nulla». Zelensky ha quindi annunciato di aver chiesto ai membri del G7 di qualificare la Russia come stato «che sponsorizza il terrorismo». «Questa decisione è chiaramente necessaria, e deve essere appoggiata da tutto il mondo democratico. Ho detto questo ai partecipanti al G7 in Germania». «Lo stato russo si è trasformato nell’organizzazione terroristica più grande del mondo. Questo è un fatto. E deve essere un assunto legale», ha aggiunto. «E tutti nel mondo dovrebbero sapere che comprare o trasportare petrolio russo, mantenersi in contatto con le banche russe, pagare imposte o diritti allo stato russo è dare denaro ai terroristi», ha concluso.
Nel Donetsk respinte le truppe russe
Intanto l’esercito ucraino ha respinto le truppe russe in direzione di Slovyansk, nella regione di Donetsk, fermandone i tentativi di attacco sulla direttrice Dovhenke-Dolyna. Lo ha dichiarato questa mattina lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla propria pagina Facebook. «Nella direzione di Slovyansk, il nemico ha preso d’assalto Dovgenke-Dolyna e ha creato le condizioni per un attacco a Slovyansk. Gli sforzi principali sono concentrati sulla continuazione dell’offensiva in direzione di Izyum-Slovyansk», si legge nel rapporto. «I difensori ucraini hanno bloccato risolutamente il tentativo di attacco del nemico in direzione di Dovhenke-Dolyna e lo hanno respinto», ha affermato lo Stato maggiore.