La giornalista russa Marina Ovsyannikova collaboratrice del Dubbio è stata nuovamente fermata dalla polizia con l'accusa di "aver screditato" l'esercito: lo ha detto all'Afp il suo avvocato, Dmitri Zakhvatov. «Siamo attualmente con gli investigatori e un'indagine è stata aperta» contro Ovsyannikova per «diffusione di informazioni false» sull'esercito russo, ha detto il legale, aggiungendo che la reporter «è stata fermata. Ovsyannikova è nota per essersi presentata a sorpresa in diretta davanti alle telecamere della tv di Stato russa durante il tg mostrando un cartello contro la guerra in Ucraina ordinata da Vladimir Putin. L'ex giornalista della tv di Stato russa, che si è licenziata dopo aver protestato in diretta con un cartello contro la guerra in Ucraina, passerà la notte nel centro di detenzione temporanea Petrovka 38. Nei mesi successivi alla clamorosa protesta televisiva, Ovsyannikova ha trascorso del tempo all'estero, lavorando tre mesi per la tedesca Die Welt. All'inizio di luglio, ha annunciato che sarebbe tornata in Russia per risolvere una controversia sulla custodia dei suoi due figli. Dal suo rientro, Ovsyannikova ha sostenuto pubblicamente il politico dell'opposizione Ilya Yashin in tribunale e ha pubblicato post antigovernativi online. È stata brevemente detenuta dalla polizia vicino a casa sua a metà luglio. Un tribunale di Mosca le aveva inflitto una multa di 50 mila rubli (quasi 800 euro) sempre per “discredito delle Forze armate della Federazione russa”.«Non ho intenzione di fermarmi, non ho paura nonostante le continue intimidazioni da parte delle autorità», aveva dichiarato di recente la giornalista.