In autunno potrebbe arrivare uno sciopero generale contro il governo. Ad annunciarlo, il segretario della Cgil, Maurizio Landini: "Non escludiamo nulla. - dice il sindacalista  aprendo la manifestazione nazione del pubblico impiego in corso a Roma  - Chiediamo che si cambi la politica economica e sociale di questo paese. E' necessaria una legge di stabilità completamente diversa. La mobilitazione c'è e lo decideremo insieme a Cisl e Uil". Durante la manifestazione, quando il corteo è arrivato in Piazza del Popolo, la Digos ha bloccato e impedito agli attivisti della Uil di esporre un enorme striscione di 108 metri con una vignetta ironica che rappresentava i due vicepremier, Luigi di Maio e Matteo Salvini. Michelangelo Librandi,  segretario generale della Uil Fpl, ha denunciato l'accaduto, raccontando: "Volevamo mettere lo striscione al Pincio ma ci hanno bloccato. Abbiamo provato allora a metterlo per strada ma è intervenuta la Digos dicendo che, visto che era contro i due vicepremier questo striscione non poteva essere aperto". La questione ha subito suscitato dure reazioni di condanna da parte del Partito Democratico e nel pomeriggio Luigi Di Maio è intervenuto su Facebook per commentare l'accaduto: "Giusto per chiarire e senza alcuna polemica: non ho mai chiesto e non mi sarei mai sognato di chiedere la rimozione di uno striscione che, ironicamente e pacificamente, critica il governo. La libertà di pensiero vale sempre".