Il ministero dell'Interno iraniano ha annunciato che più di 100 persone sono state identificate e arrestate e indagate per i recenti casi di avvelenamento di studenti, in particolare studentesse, in tutto il paese. Lo riporta l'agenzia Irna.

Il ministero ha affermato che più di 100 persone sono state identificate, arrestate e indagate nelle province di Teheran, Qom, Zanjan, Khuzestan, Hamedan, Fars, Gilan, West Azarbaijan, East Azarbaijan, Kordestan e Khorasan Razavi. “Le prime indagini mostrano che un certo numero di queste persone, per malizia o avventurismo e con l'obiettivo di chiudere le aule e influenzati dal clima psicologico creato, hanno adottato misure come l'uso di sostanze innocue e maleodoranti”, si legge nel comunicato, tra gli arrestati ci sono individui che hanno avuto “motivi ostili, cercato di creare paura e orrore tra persone e studenti, chiudere scuole e creare pessimismo nei confronti” dell'establishment islamico.
Il ministero dell'Interno iraniano afferma che sono in corso indagini per trovare possibili legami con organizzazioni terroristiche e che il numero di episodi di avvelenamento è diminuito negli ultimi giorni.