PHOTO
Nel giorno in cui l’intelligence britannica evidenzia come la Russia potrebbe prendere il controllo della parte nord-occidentale del mar Nero, qualora riuscisse a consolidare la sua posizione sull’Isola dei Serpenti, dove proseguono i combattimenti fra le forze di Kiev e quelle di Mosca, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lodato e ringraziato il suo esercito per i villaggi che rivendica di aver ripreso agli occupanti russi a Nord di Kharkiv. «Le nostre Forze armate ci hanno dato solo buone notizie dalla regione di Kharkiv. Gli occupanti vengono gradualmente respinti da Kharkiv», ha affermato Zelensky. I villaggi riconquistati, hanno reso noto le forze di Kiev, sono Cherkaski Tyshky, Ruski Tyshki, Borshchova e Slobozhanske. L’esercito di Kiev ha inoltre annunciato di aver respinto 12 attacchi russi nelle regioni di Donetsk e Luhansk e di aver distrutto 12 carri armati, 4 sistemi di artiglieria e 19 veicoli russi. Da Mariupol è invece arrivata una richiesta di aiuto disperata da parte dei combattenti ucraini feriti ancora intrappolati nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal. A lanciare il grido di allarme e di dolore è il battaglione Azov con un messaggio su Telegram accompagnato da foto di soldati mutilati, feriti. Dopo la fine della guerra in Ucraina, che Sergei Lavrov continua a chiamare «operazione militare speciale», «quando saranno stati raggiunti gli obiettivi prefissati», «l’Occidente deve smettere di violare la Carta delle Nazioni Unite, promuovere il cosiddetto mondo unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai loro alleati». Per il ministro degli esteri russo, la guerra in Ucraina costringerà quindi l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Dopo il suo arrivo a Muscat, Lavrov ha spiegato di aver informato nei dettagli gli interlocutori dell’Oman sugli sviluppi in Ucraina e «la frattura geopolitica che riguarda questa situazione».