Il veliero Alex dell’organizzazione Mediterranea è stato confiscato. La decisione da parte della Guardia di finanza che si è avvalsa di un codice del decreto sicurezza. Un cavillo secondo il quale il veliero ha violato il divieto di entrare in acque italiane due volte. Una per attraccare ma precedentemente quando, a causa di correnti e una difettosa comunicazione, la barca aveva oltrepassato il limite delle 12 miglia marine. Ora si attende la conferma del provvedimento da parte del prefetto di Agrigento. Intanto le multe hanno raggiunto i 65000 euro.

Lo sbarco di sabato

I migranti in balia delle prese di posizione del governo italiano e sulla vicenda si evidenziano posizioni diverse tra i due vicepremier italiani Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Questa notte i 46 migranti trasportati dall'imbarcazione Alex sono sbarcati all'1.30 a Lampedusa. Il veliero è stata sequestrato e l'equipaggio è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il Viminale ha precisato che sulla vicenda non c'è stato uno scontro nel governo e che "non è mai stata rifiutata la collaborazione del Ministero della Difesa".  Dure le accuse da parte della Alex. "C'è stata una chiara volontà politica di non darci altra possibilità. La decisione di dirottarci a Malta era pura propaganda politica che voleva trattare le persone come sacchi di patate. Salvini voleva solo il nostro scalpo". Lo hanno sostenuto nel corso della conferenza stampa a Lampedusa la portavoce di Mediterranea Alessandra Sciurba e il capo missione Erasmo Palazzotto, ribattendo a tutte le accuse del Viminale sulla vicenda della nave Alex.

Favoreggiamento per immigrazione cladestina

"Il nostro comandante è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per disobbedienza a nave da guerra. Ci hanno già notificato una multa da 50mila euro. Siamo a completa disposizione della magistratura e di chi vuole veramente analizzare questa assurda situazione. Vogliamo che siano aperte delle indagini e sia veramente fatta luce sulla realtà. Abbiamo documenti e mail che possono testimoniare quello che è veramente accaduto, non siamo noi a dover temere di aver violato diritti e regole. Ma noi non ci fermeremo", ha aggiunto Alessandra Sciurba. La ong ha però entrambe le sue imbarcazioni sotto sequestro: dopo Mar Jonio anche Alex, perquisita dalla Guardia di finanza.