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Boualem Sansal
L’Algeria “accetta” di graziare lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, 81 anni, in carcere dal 16 novembre del 2024. Il presidente Abdelmadjid Tebboune ha deciso infatti di accogliere l’offerta di mediazione del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha proposto il trasferimento di Sansal in Germania per ricevere cure.
La presidenza algerina, citata dai media locali, ha riferito che Steinmeier aveva chiesto a Tebboune “un gesto umanitario”, “data l’età avanzata e il deterioramento delle condizioni di salute” dello scrittore. Il quotidiano francese Le Figaro parla di un lavoro diplomatico tra la Francia, l'Algeria e la Germania che ha reso possibile la scarcerazione. Lo stesso presidente algerino si recherà all'inizio dell'anno a Berlino.
Sansal, noto per le sue posizioni critiche nei confronti delle autorità algerine e degli islamisti, era stato arrestato al suo arrivo ad Algeri, il 16 novembre 2024, dopo un’intervista rilasciata poche settimane prima al quotidiano francese Frontieres in cui affermava che l’Algeria aveva ereditato alcune regioni occidentali, come Orano e Mascara, sotto la colonizzazione francese, che, a suo dire, appartenevano in precedenza al Marocco. Dopo la condanna in primo grado a cinque anni di carcere con l’accusa di “attentato alla sicurezza nazionale”, la sentenza è stata conferma lo scorso luglio.
Sansal aveva quindi rinunciato al diritto di ricorrere alla Corte Suprema, e il suo caso era finito al centro di tensioni diplomatiche tra Parigi e Algeri, scoppiate dopo il riconoscimento della sovranità marocchina da parte dalla Francia sul Sahara occidentale. Questo territorio, considerato "non autonomo" dalle Nazioni Unite, è stato oggetto di un conflitto cinquantennale tra il Marocco e il Fronte Polisario, un gruppo separatista sostenuto da Algeri. Da oltre un anno, Parigi e Algeri sono coinvolte in una crisi diplomatica senza precedenti, segnata dall'espulsione di funzionari di entrambe le parti, dal richiamo di ambasciatori da entrambi i paesi e da restrizioni per i titolari di visti diplomatici.
Germania e Italia sono state considerate mediatrici che operavano dietro le quinte per conto dello scrittore. Negli ultimi mesi erano già circolate voci su un possibile trasferimento in Germania. Berlino ha una lunga tradizione di accoglienza di dissidenti, despoti e leader malati nel suo ospedale Charité, uno dei più rinomati d'Europa. Cinque anni fa, ha curato il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny, che era stato avvelenato. Prima di lui, l'ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko era stata curata lì per un mal di schiena. Anche Tebboune ha ricevuto cure mediche in Germania durante soggiorni complessivi di tre mesi dopo aver contratto il Covid-19 tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021.


