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Sommozzatori e forze dell'ordine ancora impegnati nella ricerca di altri cadaveri a largo di Crotone. La spiaggia di Steccato di Cutro viene costantemente monitorata dai carabinieri e dalla guardia di Finanza
Circa 1.300 migranti sono in attesa di soccorso al largo delle coste della Calabria. In queste ore, afferma la Guardia costiera in una nota, le motovedette SAR CP 320, CP 322 e CP 329 della Guardia Costiera operano a circa 70 miglia a sud di Crotone, per prestare soccorso a un barcone con circa 500 persone.
Altre unità della Guardia Costiera - Nave Dattilo e le motovedette SAR CP 326 e CP 325 - stanno prestando soccorso ad altri due barconi a bordo dei quali vi sono complessivamente 800 persone a circa 100 miglia a sud est di Roccella Ionica. I soccorsi, coordinati dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma in area di responsabilità SAR italiana, sono “particolarmente complessi per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva”. Le operazioni, afferma ancora la Guardia Costiera, proseguiranno nelle prossime ore anche con l'impiego di un aereo ATR 42, di Nave Corsi e di Nave Visalli.
Intanto il bilancio delle vittime del tragico naufragio a Steccato di Cutro sale a 73: l’ultimo corpo rivenuto è di un bambino di quattro o cinque anni. A recuperarlo sono stati i vigili del fuoco che sono ancora sul posto.
Secondo i dai Frontex, nei primi due mesi dell'anno gli arrivi irregolari attraverso il Mediterraneo sono raddoppiati rispetto all'anno scorso: 12 mila di cui 7 mila a febbraio, il tiplo rispetto al 2022. In totale, a livello Ue, il numero di arrivi è stato di 28 130, più o meno in linea con lo stesso periodo dell'anno scorso. I cittadini di Siria, Costa d'Avorio, Guinea, Afghanistan e Pakistan rappresentano il maggior numero di rilevamenti.