La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso ieri di bloccare temporaneamente l'applicazione di una legge approvata dallo Stato del Texas per consentire alle forze dell'ordine di arrestare migranti che varcano illegalmente il confine del Paese dal Messico. In una ordinanza firmata dal giudice Samuel Alito, la Corte Suprema ha bloccato l'attuazione della legge sino al 13 marzo, in risposta a una richiesta giunta dal dipartimento di Giustizia Usa.

Il provvedimento firmato dal governatore texano Gregg Abbott lo scorso dicembre prevede che la polizia statale possa arrestare i migranti sospettati di aver attraversato illegalmente il confine, dando loro la possibilità di abbandonare volontariamente il territorio nazionale o procedendo a una incriminazione per il reato amministrativo di ingresso illegale. Prosegue così il braccio di ferro tra l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il governo statale del Texas, che forte del sostegno di diversi altri Stati a guida repubblicana ha assunto misure unilaterali per tentare di contenere la crisi migratoria in atto al confine tra Stati Uniti e Messico.

Il confine tra Texas e Messico è stato teatro negli ultimi mesi di una crisi istituzionale tra il governo statale e quello federale in merito a una serie di barriere di confine unilateralmente erette dalla Guardia nazionale texana, di cui l'amministrazione Biden ha ordinato la rimozione. Il confine è stato visitato la scorsa settimana sia dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden che dall'ex presidente Trump. Nel corso della visita, Biden ha sollecitato il suo predecessore a "unirsi a me" per risolvere la crisi migratoria.

Durante un discorso tenuto presso la cittadina texana di Bronwsville, il presidente Usa ha chiesto a Trump di «presentare una proposta seria invece di limitarsi a dire al Congresso di bloccare le nostre». Insieme, ha aggiunto, «possiamo farcela». Gli Stati Uniti affrontano ormai da alcuni anni una crisi migratoria senza precedenti lungo il confine con il Messico: nel corso dell'anno fiscale 2023, che si è concluso a settembre, hanno attraversato il confine almeno 2,5 milioni di migranti sprovvisti di documenti. Il mese di dicembre 2023 ha segnato un record negativo assoluto con un totale di 302mila ingressi irregolari registrati dalla Us Customs and Border Protection (Cbp).