Il ministro delle Comunicazioni di Israele Shlomo Karhi ha deciso di estendere il divieto delle trasmissioni di Al Jazeera in Israele e di bloccare l'accesso al suo sito web per un ulteriore periodo di 45 giorni. La decisione, ha informato il ministero citato dalla stampa israeliana, è stata adottata all'unanimità dopo che l'intelligence ha «stabilito inequivocabilmente che le trasmissioni del canale del Qatar costituiscono un danno reale alla sicurezza dello stato». Il giudice che ha esaminato l'iniziale divieto emesso lo scorso 5 maggio ha sottolineato nella sua sentenza che non c'era «nessun margine di dubbio» sul fatto che i contenuti di Al Jazeera «arrecassero un danno significativo alla sicurezza dello Stato».

«Non permetteremo al canale terroristico Al Jazeera di trasmettere in Israele mettendo in pericolo i nostri combattenti. Ora ho firmato l'estensione degli ordini che vietano le trasmissioni del canale Al Jazeera in Israele», ha scritto su X il ministro, dicendosi «convinto» che il divieto verrà esteso anche in futuro.

Al Jazeera ha inviato una risposta al ministro tramite i suoi avvocati, respingendo questa decisione e negando tutte le accuse e le giustificazioni su cui il ministro ha basato la sua decisione. Il bando è stato condannato a livello internazionale. Gli americani - scrive l'emittende del Qatar - hanno parlato dell'importanza della libertà di stampa. L'Unione Europea, la Gran Bretagna e la maggior parte delle nazioni occidentali hanno messo in dubbio la saggezza del divieto e hanno chiesto a Israele di revocarlo.