Le autorità iraniane hanno annunciato oggi il ritorno nelle strade del Paese della polizia morale per una nuova campagna repressiva per controllare che le donne indossino in modo ritenuto corretto il velo ed il "hijab".

Il portavoce della polizia iraniana, Said Montazeralmahdi, detto che da oggi gli agenti del controverso corpo di polizia riprenderanno a registrare ed arrestare le donne che non indossano correttamente il velo, affermando che la decisione è stata presa a seguito di "richieste da parte della popolazione e le istituzioni" per "espandere la pubblica sicurezza" e "rafforzare le fondamenta della famiglia". "A partire da oggi, la polizia, con le sue pattuglie in auto ed ha piedi, ammoniranno e sanzioneranno le persone che, sfortunatamente, disobbediscono agli ordini e non rispettano le regole d'abbigliamento", ha detto il portavoce, secondo quanto riferisce l'agenzia Mehr.

Il ritorno in azione della polizia morale arriva dopo che a dicembre si era diffusa la voce di una sua abolizione, a seguito dei mesi di proteste per la morte, avvenuta lo scorso settembre, di Masha Amini, arrestata dalla polizia morale perché indossava in modo non corretto il velo.