Sarebbero almeno 34.596 le persone morte e 77.816 quelle rimaste ferite nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo denuncia il ministero della Sanità dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas e che dal 7 ottobre è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate a seguito dell'attacco in Israele. L'ultimo bilancio diffuso da Gaza, e riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, comprende 28 persone rimaste uccise e 51 ferite nelle ultime 24 ore.

Gli israeliani chiedono un accordo per la liberazione degli ostaggi

Nuova protesta a Tel Aviv. Manifestanti hanno bloccato la Ayalon Highway, tornando così a chiedere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riportano i media israeliani. "O Rafah o gli ostaggi, scegliete la vita", è lo slogan esposto su un grande striscione dai manifestanti che bloccano la strada, già teatro di simili iniziative nelle scorse settimane.

Incontro con gli Emirati Arabi Uniti

Colloquio tra il leader israeliano dell'opposizione, Yair Lapid, e il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Abdullah bin Zayed Al Nahyan. Lapid ha diffuso su X una foto dell'incontro che - hanno fatto sapere dall'ufficio del leader politico - è avvenuto nella residenza di al Nahyan ad Abu Dhabi. Lapid afferma di aver detto al ministro emiratino che «la cosa più urgente è riportare a casa» gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele.

Secondo Lapid, «qualsiasi Paese nella regione può incidere sull'accordo» e Israele è anche «interessato a creare, insieme con gli Emirati e i Paesi arabi moderati, una cooperazione politica ed economica che possa offrire soluzioni ai problemi globali e far fronte alle minacce di tutti i tipi nella regione».