Pioggia di missili nella notte dalla striscia di Gaza verso Israele, con Hamas che ha rivendicato l’attacco parlando di «inizio della rivoluzione». L’attacco è arrivato via cielo ma anche via terra, con incursioni in territorio israeliano da parte di miliziani scelti di Hamas. 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato dell’attacco di Hamas e ha detto: «Cittadini di Israele, siamo in guerra e non è solo un'operazione, è proprio una guerra». Ha aggiunto di aver dato l'ordine all'esercito di richiamare i riservisti e di «rispondere alla guerra con irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora». Nemico che - ha sottolineato - «pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare».

Per poi lanciare l’operazione “Spade di ferro” con decine di aerei sopra la striscia di Gaza. 

Secondo il ministero della Sanità palestinese i raid avrebbero provocato 230 morti e mille feriti.

Israele è «sotto un attacco massiccio dalla Striscia di Gaza» e si trova «in stato di guerra»: aveva dichiarato in un comunicato il capo della polizia israeliana, spiegando che «ci sono 21 luoghi di scontro attivi nel sud di Israele», che «l'unità antiterrorismo Yamam è sul posto» e che «l'intera regione meridionale è chiusa alla circolazione dei civili».

Diversi razzi sono stati intercettati e distrutti dal sistema di difesa israeliano Iron Dome, ma alcuni sono andati a segno. Oltre 300 i morti e più mille i feriti a Sderot, Ashkelot e nel sud del paese.

L’esercito israeliano ha dichiarato «lo stato di allerta di guerra» e ha deciso anche il richiamo dei riservisti. Lo ha scritto il portavoce militare, ricordando che «l'organizzazione terroristica di Hamas ha cominciato un massiccio di tiro di razzi verso il territorio israeliano e in diversi luoghi». 

In una dichiarazione televisiva il braccio armato di Hamas, Mohammad Deif, ha battezzato l'attacco “operazione Alluvione Al-Aqsa”, rivendicando il lancio di 5mila razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele. «Abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell'occupazione - hanno affermato – Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti. 

Deif ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di «non uccidere donne e bambini» e ha fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. «Il nemico - ha detto - è più debole di quanto non si pensi». 

La risposta di Israele è arrivata per bocca del portavoce militare, che ha raccomandato ai cittadini del sud e del centro di Israele di «restare nelle aree protette e seguire le istruzioni del Centro di comando interno».  

Secondo il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, «Hamas ha commesso un grave errore questa mattina e ha iniziato una guerra contro lo Stato di Israele». I soldati della Israel Defence Force, ha aggiunto, «stanno combattendo il nemico in tutti i luoghi in cui si sono infiltrati e lo Stato di Israele vincerà questa guerra».