Secondo quanto riferito dal quotidiano israeliano Haaretz, Hamas ha accettato in linea di principio il piano proposto dal presidente Usa Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza. La proposta prevede l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, vivi e deceduti, in cambio della scarcerazione di centinaia di prigionieri palestinesi e del ritiro graduale delle forze israeliane dalla Striscia. Il Qatar avrebbe avuto un ruolo decisivo nel convincere la leadership di Hamas ad accettare l’impalcatura dell’accordo. Trump punta a finalizzarlo lunedì con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, a margine della sua missione diplomatica.

Israele: «Abbiamo informazioni sugli ostaggi»

Una fonte israeliana, citata da Haaretz, ha dichiarato che Tel Aviv avrebbe una “discreta idea” dei luoghi in cui si trovano gli ostaggi, informazione cruciale per l’eventuale rilascio coordinato previsto dal piano. Un altro fronte diplomatico riguarda la Cisgiordania. Il consigliere diplomatico degli Emirati Arabi Uniti, Anwar Gargash, ha confermato che Israele non procederà con l’annessione dei territori palestinesi. L’annuncio arriva dopo l’incontro a New York tra il ministro degli Esteri emiratino sceicco Abdullah bin Zayed al Nahyan e Netanyahu, a margine dell’Assemblea generale Onu. Gargash ha definito l’incontro «un passo coraggioso» per sostenere un cessate il fuoco permanente e avviare un percorso di pace. Lo stesso Trump ha ribadito: «L’annessione della Cisgiordania non avverrà».

La situazione a Gaza: almeno 44 morti nei raid

Sul terreno, però, la guerra continua. Almeno 44 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di oggi in nuovi raid israeliani sulla Striscia, di cui 25 a Gaza City e tre mentre erano in fila per ricevere aiuti umanitari. Lo riferisce al-Jazeera, citando fonti ospedaliere locali.