Un nuovo centro per accogliere migranti deportati da Stati Uniti e Messico è stato inaugurato dal governo del Guatemala nel cuore della capitale. La struttura, denominata Centro di assistenza e registrazione (Car), sarà gestita dall’Istituto guatemalteco di migrazione e potrà accogliere inizialmente fino a 150 persone.

Alla cerimonia di apertura erano presenti il presidente Bernardo Arévalo de León e la vicepresidente Karin Herrera, che hanno rivolto un messaggio diretto ai connazionali rimpatriati: «In questo Paese ci sarà sempre un posto per voi».

Il capo dello Stato ha sottolineato l’obiettivo del nuovo centro: offrire sostegno emotivo, opportunità lavorative e percorsi di reinserimento per consentire a chi è stato costretto al rientro di ricostruire la propria vita.

Il Car fornirà assistenza psicosociale, orientamento professionale e accesso ai programmi sociali governativi destinati a favorire l’integrazione nel tessuto economico e civile del Paese.

Secondo i dati ufficiali, nei primi cinque mesi del 2025 gli Stati Uniti hanno deportato 14.125 cittadini guatemaltechi, mentre dal Messico ne sono stati rimpatriati 2.761, per un totale di 17.886 persone. Nel 2024 le deportazioni avevano quasi raggiunto quota 75 mila.

Stime di organismi internazionali indicano che ogni anno circa 300.000 guatemaltechi tentano di migrare in maniera irregolare verso gli Stati Uniti, spinti dalla povertà, dalla violenza e dalla mancanza di opportunità lavorative.