Torna a far discutere in Spagna la vicenda dell’attrice Ana Obregón, 68 anni, che negli Stati Uniti è ricorsa alla maternità surrogata, una pratica vietata nel Paese iberico. In un’intervista esclusiva al settimanale ¡Hola!, la donna ha rivelato che la bambina Ana Sandra, nata da poco, non è sua figlia, come riferito precedentemente dalla stampa spagnola, bensì sua nipote, ovvero figlia di suo figlio Aless Lecquio morto nel 2020 a soli 27 anni per un tumore.

L’attrice ha confessato di essere ricorsa alla maternità surrogata per esaudire uno degli ultimi desideri espressi dal figlio prima di morire ovvero quello di diventare padre. E' infatti consuetudine che prima di iniziare un trattamento aggressivo contro il cancro, a un giovane paziente venga offerta la possibilità di congelare il suo sperma nel caso in cui i farmaci compromettano la sua fertilità. L’attrice ha raccontato alla rivista che i campioni erano a New York e che il processo non è stato facile. Ai fini legali, Obregón risulta la madre della piccola e come tale la registrerà presso il consolato spagnolo, ha riferito.

La vicenda ha aperto un dibattito politico in Spagna nei giorni scorsi e il governo ha ribadito la contrarietà alla pratica della maternità surrogata, considerata come una forma di violenza contro le donne. Nell’intervista l’attrice si rammarica che in Spagna la sua decisione non sia compresa, mentre negli Stati Uniti può viverla normalmente e, per dimostrarlo, ha riferito che ogni volta che va dal pediatra le viene chiesto naturalmente se si tratta di adozione o maternità surrogata. Obregón ha raccontato inoltre che ha intenzione di rivelare alla bimba l’identità del padre e che non esclude di far in modo che possano nascere altri figli di Aless.