L’orsa JJ4 continua a essere un argomento di dibattito che vede tra i protagonisti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. «Io so che fuori dai confini del Trentino – ha detto Fugatti, nel corso di un evento organizzato dalla Scuola politica della Lega a Milano - il tema è molto divisivo, invece in Trentino unisce molto e questo dovrebbe far riflettere. I problemi ce l’abbiamo noi, non ce l’hanno gli altri. È venuta a mancare una persona: un giovane di 26 anni è morto aggredito da un’orsa. Dispiace dirlo ma si sapeva che sarebbe successo, si è sempre ragionato in maniera ideologica. JJ4 lo abbatterei domani mattina, se me lo lasciano fare». «Il problema - ha aggiunto - è che parliamo di JJ4 e non parliamo dei circa 70 orsi in eccesso rispetto al progetto originale. Dopo vent’anni, ci sono 100 orsi in più e non sono andati nelle altre Regioni e non mi interessa perché. Il progetto è destinato a fallire: noi salviamo JJ4, la portiamo in un bellissimo parco in Francia e in Germania, ma» il numero degli orsi continuerà a salire «e continueremo a contare le aggressioni», ha concluso Fugatti.

Non si è fatta attendere una replica molto dura della Lav che in una nota scrive: «Fugatti si ostina a invocare la morte dell’orsa JJ4 con una condanna che dovrebbe essere eseguita l’11 maggio ad opera dei veterinari dell’azienda sanitaria di Trento, dipendenti dello stesso presidente. È chiaro che quella di Fugatti è ormai un’ossessione volendo a tutti i costi uccidere l’orsa per poterla esibire come un macabro trofeo di fronte ai suoi accoliti». La Lav contestando nuovamente la seconda ordinanza di abbattimento firmata dal governatore del Trentino, sospesa appunto dal Tar fino all’11 maggio, nei confronti dell’orsa resasi responsabile dell’aggressione mortale di Andrea Papi, 26 anni di Caldes, mentre faceva running sui sentieri del monte Peller. «Abbiamo già fornito indicazioni precise sui due rifugi che si sono resi disponibili da giorni a prendere in carico l’orsa - aggiunge la Lav -. Uno è in Germania, l’altro in Giordania. Attendiamo con fiducia l’esito del nostro ricorso al Tar con il quale speriamo di bloccare l’accanimento di Fugatti contro un’orsa che ormai non costituisce alcun pericolo e che se ci fosse affidata provvederemmo a trasferire in un rifugio all’estero a nostre spese».

Intanto Pierantonio Cristoforetti, presidente del comitato “Insieme per Andrea Papi”, il runner 26enne aggredito mortalmente dall’orsa JJ4 mentre correva sui sentieri trentini del monte Peller, annunciando che la raccolta lanciata sulla piattaforma GoFundMe ha toccato quota 15mila euro, fa sapere che «I fondi che stiamo raccogliendo serviranno a sostenere la famiglia di Andrea nell’iter legale e tutti coloro che negli ultimi anni sono stati vittime di attacchi da parte degli orsi».