Il consiglio costituzionale francese ha convalidato la maggior parte del testo sulla riforma delle pensioni. Come era stato ampiamente previsto da molti osservatori e analisti transalpini, i nove saggi che per 15 giorni hanno analizzato il progetto hanno deciso di mantenere la misura più importante della riforma: l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni.

Censurate invece sei disposizioni contenute nel testo, tra cui «l’indice dei senior», che avrebbe obbligato i datori di lavoro a dichiarare i dipendenti con più di 55 anni. L’istituzione ha bocciato inoltre la richiesta presentata dalla sinistra di organizzare un referendum di iniziativa condivisa (Rip). La legge sarà promulgata «nei giorni seguenti» all’annuncio del Consiglio. «La lotta continua e deve riunire le sue forze», ha dichiarato Jean-Luc Melenchon, leader de la France Insoumise, partito della sinistra radicale. Le misure bocciate dai saggi, inoltre, potrebbero essere riproposte in altri progetti di legge, come quello sulla riforma del lavoro. Secondo quanto annunciato dal ministro del Lavoro, Olivier Dussopt, l’esecutivo punta ad un’approvazione in prima lettura per questa estate della riforma in materia. Ma i sindacati sperano di mantenere elevato il consenso a favore delle proteste, come si è visto anche oggi dalle tante manifestazioni che si sono tenute in tutta la Francia.

Per questo motivo, Macron ora deve tornare a convincere l’opinione pubblica, le opposizioni e le parti sociali. Il ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione che ha permesso di far approvare in Parlamento la riforma evitando il voto dell’Assemblea nazionale è stato percepito dall’intero Paese come un atto di forza sproporzionato, anche perchè Macron si è rifiutato di sciogliere la camera bassa o effettuare un rimpasto di governo, rimuovendo dall’incarico la premier Elisabeth Borne. Secondo alcune indiscrezioni circolate nelle ultime ore, il capo dello Stato potrebbe fare un discorso alla nazione nei prossimi giorni per illustrare le sue intenzioni e cercare di ricucire lo strappo con i francesi.