La procura di Siena ha aperto un fascicolo a modello 45, ossia fatti non costituenti reato, risalendo all’autore e riscontrando «l’infondatezza delle notizie riferite». È quanto fanno sapere
all’Adnkronos l’avvocato
Carmelo Miceli e lo studio legale
FmAvvocati, che difendono
Antonella Tognazzi, moglie di
David Rossi, e la figlia di lei, Carolina, in relazione alla lettera del 2015, di cui parla oggi il quotidiano "Libero", indirizzata alla vedova e in cui una persona faceva riferimento a presunti conti off shore riferibili all’ex manager di
Mps. Un fascicolo rispetto al quale
Tognazzi, attraverso i legali, chiede ora di poter «accedere agli atti» lanciando anche un appello alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del marito «affinché proceda all’acquisizione della copia di tutti gli atti dei fascicoli che, nel tempo, la procura di Siena ha iscritto a modello 45».
«La circostanza dell’esistenza di tale missiva corrisponde al vero - sottolineano l’avvocato
Miceli e lo studio legale - La stessa venne ricevuta dalla signora
Tognazzi e immediatamente depositata alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, per le valutazioni e gli approfondimenti di competenza». «Stando a quanto recentemente comunicatoci dai sostituti procuratori
De Flammineis e Ludovici, in conseguenza a tale deposito, la procura della Repubblica presso il Tribunale di
Siena ha provveduto all’apertura di un fascicolo a modello 45 (fatti non costituenti reato) che ha consentito di accertare l’identità dell’autore della missiva - precisano - ma di riscontrarne l’infondatezza delle notizie dallo stesso riferite». «Proprio perché l’iscrizione di cui si parla è avvenuta a cosiddetto "modello 45" la signora
Tognazzi non ha mai avuto il diritto di accedere agli atti di tale fascicolo e di prendere coscienza delle attività poste in essere dalla Procura di
Siena - osservano i legali - Pur nel pieno rispetto delle considerazioni e valutazioni,
Tognazzi, nella qualità di moglie di
Rossi e, quindi, di persona offesa e/o danneggiata da reati commessi in danno di quest’ultimo, continua a rivendicare il diritto ad accedere agli atti del fascicolo citato e a potere formulare autonome valutazioni sugli stessi».
«Stante la mancata attribuzione,
rectius il mancato riconoscimento, di tale diritto» la vedova dell’ex Capo della Comunicazione di
Mps rivolge «un appello alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di
Rossi affinché proceda all’acquisizione della copia di tutti gli atti dei fascicoli che, nel tempo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Siena ha iscritto a modello 45 per fatti afferenti
Rossi e le potenziali cause della sua morte».
Si attiva anche la commissione d'inchiesta sulla morte di David Rossi
A quanto apprende
l’Adnkronos il presidente della Commissione di inchiesta sulla morte di David Rossi,
Pierantonio Zanettin, chiederà, nel corso del prossimo Ufficio di presidenza della Commissione, di acquisire il fascicolo della procura di Siena, iscritto a modello 45, sulla lettera ricevuta nel 2015 dalla vedova, in cui una persona faceva riferimento a presunti conti
off shore riferibili all’ex manager di
Mps e i cui contenuti sarebbero risultati infondati. Rispetto al fascicolo
Tognazzi, attraverso i legali, aveva chiesto di poter «accedere agli atti» lanciando anche un appello alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del marito «affinché proceda all’acquisizione della copia di tutti gli atti dei fascicoli che, nel tempo, la procura di Siena ha iscritto a modello 45». La Commissione potrebbe quindi decidere di acquisire gli atti per esaminarli nel dettaglio.